Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha partecipato stamane, insieme alle altre cariche dello Stato, alla cerimonia commemorativa dell’ottantesimo anniversario dell’eccidio delle Fosse Ardeatine.
Dopo la deposizione di una corona sulla lapide che ricorda i caduti del 24 marzo 1944, trucidati a Roma dalle truppe di occupazione tedesche, sono intervenuti il Presidente e il segretario Anfim, Francesco Albertelli e Marco Trasciani.
Sono stati letti i nomi dei martiri poi la commemorazione è proseguita con la preghiera cattolica recitata dal Monsignor Sergio Siddi, cappellano militare, e con la preghiera ebraica officiata da Riccardo Di Segni, rabbino capo della Comunità ebraica di Roma. Mattarella ha quindi reso omaggio alle vittime dell’eccidio.
Nel marzo 1944 le forze naziste occupavano la capitale, mentre i gruppi partigiani opponevano la loro resistenza. Il 23 marzo alcuni membri dei Gap (Gruppi di azione patriottica) uccisero in un attentato a via Rasella 33 soldati nazisti e ne ferirono 38. La rappresaglia tedesca non tardò ad arrivare: fu deciso che per ogni soldato tedesco ucciso sarebbero stati eliminati dieci italiani. Furono scelte 335 vittime a caso, tra cui diversi prigionieri politici del carcere di via Tasso, molti ebrei e alcuni civili. Erich Priebke, che comandava l’unità responsabile del massacro delle Ardeatine, fu condannato per crimini di guerra nel 1996.