E’ arrivata oggi un’altra condanna per bancarotta a 2 anni e 8 mesi di reclusione per Danilo Coppola, l’immobiliarista romano che all’epoca dei “furbetti del quartierino” aveva patteggiato per il caso Antonveneta, nel processo milanese per il caso cosiddetto “Porta Vittoria bis”.
Una condanna che ha portato la pena finale, “in continuazione” con quella del precedente filone, a 9 anni e 8 mesi.
Lo ha deciso la seconda sezione penale (presidente del collegio Emanuele Mancini), a seguito dell’inchiesta del pm Mauro Clerici con al centro imputazioni scaturite dall’inchiesta principale sui crac Gruppo Immobiliare 2004, Mib Prima e Porta Vittoria, che avevano già portato alla condanna definitiva per bancarotta per l’immobiliarista a 7 anni di carcere.
Di questi, per via del pre-sofferto, deve scontare 6 anni, 2 mesi e 12 giorni.