Nella puntata di oggi di Kiss & Go, condotto da Eleonora Pezzella iniziamo a parlare di quanto sia difficile chiedere scusa. È la difficoltà di riconoscere i propri difetti, e di prendersi le proprie responsabilità.
Chiedere scusa significa uscire dalla comfort zone e mettere in gioco le proprie convinzioni e il proprio modo di essere. La paura del rifiuto porta ad essere passivi e anche l’orgoglio non aiuta, impedendo di avere empatia necessaria a superare le proprie posizioni e chiedere scusa. Ammettere di avere sbagliato non è segno di debolezza, ma un atto di coraggio. E come tale, alimenta la fiducia in sé stessi. È una competenza fondamentale per la crescita e il miglioramento personale, e professionale permettendo di instaurare relazioni sane e oneste. Proseguiamo parlando di quali sono le migliori e peggiori scuse che si possono utilizzare con gli altri quando non si ha voglia di fare qualcosa. Una delle scuse più gettonate e che non offendono troppo gli altri è quella del dolore improvviso che però non deve assolutamente essere nulla di grave. La prima regola è non fare preoccupare nessuno, utilizzando quindi scuse superficiali, che potrebbero poi accadere. Sì potrebbe poi rifiutare un invito ad uscire utilizzando motivazioni di tipo economico. L’argomento è delicato, è una scusa che permette di selezionare le uscite prioritarie ad eventi importanti. Una scusa innocua, che non offende nessuno è invece la sveglia presto il mattino dopo. Ci sono delle scuse/non scuse che si possono utilizzare al lavoro e nel Regno Unito è possibile utilizzarle: sono chiamati ”giorni del piumone”. Quel “piumone” rimanda sempre al letto come luogo in cui rifugiarsi dallo stress, e queste giornate, sono giornate di stop dal lavoro che alcune aziende inglesi concedono ai propri dipendenti perché si possano prendere cura di sé.
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