La UE e la NATO vogliono la guerra diretta contro la Russia?
Ne parliamo con Vincenzo Lorusso, giornalista freelance, fondatore di Donbass Italia. Prima però parliamo della lista già preparata dall’Ucraina, dove sono finiti Andrea Lucidi e Vincenzo Lorusso, che sarebbero dei nemici di Kiev, la loro colpa? Fare giornalismo dal Donbass e raccontare i crimini di guerra commessi dagli ucraini. Non a caso in questo dossieraggio di basso livello è finita anche Radio Roma, ne abbiamo parlato qui.
Questo il testo del post tradotto:
▪️Il CCD continua una serie di storie sui partecipanti al progetto di propaganda russo “Giornalisti stranieri per la Russia”. Uno dei partecipanti al “press tour” organizzato nell’ambito del progetto nei territori occupati è stato il giornalista italiano Vincenzo Lorusso.
▪️Lorusso ha creato un sito web e diverse pagine sui social media per diffondere la propaganda anti Ucraina in italiano, che hanno un pubblico abbastanza vasto.
▪️Visita regolarmente il TOT dell’Ucraina e prepara rapporti di propaganda. In particolare, ha visitato Mariupol occupata, dove ha coperto la “ricostruzione” della città da parte della Russia.
▪️ Nel gennaio 2024 avrebbe dovuto accompagnare in Italia la proiezione di un film di propaganda russa sulla guerra in Ucraina. Tuttavia, dopo le polemiche, l’evento è stato annullato.
▪️ Diffonde narrazioni propagandistiche del Cremlino volte a screditare l’Ucraina. In particolare, egli rivendica il “nazismo” in Ucraina, accusa le forze armate ucraine di crimini di guerra e “elabora” attivamente il tema del presunto conflitto tra il presidente ucraino e il comando militare.
Commenta Vincenzo Lorusso: Sono stato inserito nella famosa lista di Zelensky. Il centro governativo ucraino contro la disinformazione ha stilato un interessante rapporto nei miei confronti.
Meno male che si occupano di disinformazione, hanno riportato che ho provato a proiettare il film il Testimone in Italia, ma è stato bloccato.
Però come nel caso del Financial Times ritengo sia inutile scrivergli per richiedere una rettifica.
Ucraina, Germania e missili Taurus
Russia Today scrive: «Il 19 febbraio 2024 si è svolta la seguente conversazione tra il capo delle operazioni e delle esercitazioni del Comando delle forze aeree della Bundeswehr, Graefe, l’ispettore della BBC Gerhartz, e Fenske e Frostedte del Centro operativo aereo del Comando spaziale della Bundeswehr», pubblicando la trascrizione integrale.
Nella trascrizione i militari parlano delle resistenze del governo alla fornitura dei missili Taurus, ma anche di come poter rifornire l’Ucraina con questi missili a lungo raggio, di come addestrare i soldati ucraini, di come far arrivare i missili in Ucraina di nascosto per evitare un coinvolgimento diretto nel conflitto.
Parlano chiaramente di come colpire e abbattere il ponte di Crimea con l’utilizzo combinato di diversi missili, obiettivo principale degli ucraini, ma anche di colpire i depositi di armi e munizioni dei russi.
A proposito di come fare arrivare i missili in Ucraina:
“So come fanno gli inglesi. Li trasportano sempre in autoblindo Ridgback. Hanno pochi uomini a terra. I francesi non lo fanno. Consegnano i Q7 all’Ucraina con missili Scalp. Storm Shadow e Scalp hanno specifiche simili per l’installazione. Come risolveremo questo problema? Metteremo nelle loro mani missili MBDA (principale consorzio europeo costruttore di missili e tecnologie per la difesa) con Ridgback?”
Sull’addestramento:
“Ma saranno pronti all’uso solo otto mesi dopo. In secondo luogo, non possiamo accorciare i tempi. Perché se lo facciamo, potrebbe esserci un uso errato, il missile potrebbe cadere su un asilo”
L’accordo Meloni – Kiev
Principali punti dell’accordo:
- I partecipanti ricordano il diritto intrinseco degli Stati all’autodifesa individuale e collettiva e l’illegalità di tutti i tentativi di ridisegnare i confini con la forza. L’Italia continuerà a sostenere l’Ucraina nei suoi sforzi di difesa fino a quando sarà necessario.
- È politica dell’Italia assistere l’Ucraina nel preservare la sua difesa qualitativa e il suo vantaggio militare
- I Partecipanti lavoreranno insieme, e con altri partner dell’Ucraina, per garantire che le forze di sicurezza e di difesa dell’Ucraina siano in grado di ripristinare pienamente l’integrità territoriale dell’Ucraina all’interno dei suoi confini riconosciuti a livello internazionale
- A tal fine, i Partecipanti coopereranno per assicurare una forza sostenibile in grado di difendere l’Ucraina ora e di scoraggiare l’aggressione russa in futuro. L’Italia sosterrà l’Ucraina nella difesa della sua sovranità nell’ambito dei suoi mezzi e delle sue capacità, in conformità con i requisiti legislativi e costituzionali nazionali e fornirà all’Ucraina assistenza tempestiva in materia di sicurezza, equipaggiamenti militari moderni (compreso il supporto medico militare) e armi, in tutti i domini terrestre, aereo e marittimo, spaziale e cibernetico, dando priorità, ma non solo, alla difesa aerea, all’artiglieria, alla potenza di fuoco a lungo raggio, ai veicoli corazzati, allo sminamento, ai mezzi di ricognizione, ai sistemi senza pilota, ai mezzi ingegneristici, alle tecnologie dell’informazione, alla guerra elettronica, alle forze aeree e alle capacità marittime e ad altre capacità chiave, come richiesto dalle circostanze presenti e future.
- Dall’inizio della guerra, l’Italia ha sostenuto l’Ucraina in modo completo con contributi in diversi settori. Tra questi, 110 milioni di euro per il sostegno al bilancio, 200 milioni di euro per i prestiti agevolati, 100 milioni di euro per gli aiuti umanitari, 820 milioni di euro per sostenere i rifugiati ucraini in Italia, 400 milioni di euro circa per il sostegno macrofinanziario, 213 milioni di euro per il sostegno allo sviluppo, 200 milioni di euro per sostenere la resilienza energetica dell’Ucraina. L’Italia ha fornito contributi sostanziali all’Ucraina e continuerà a rispondere ai bisogni più urgenti e immediati dell’Ucraina per rafforzare le sue capacità di sicurezza.
- L’Italia ha fornito all’Ucraina 8 pacchetti di aiuti militari nel 2022 e 2023 e intende mantenere lo stesso livello di sostegno militare aggiuntivo nel 2024, che sarà determinato in dettaglio attraverso consultazioni tra i partecipanti e tenendo conto delle esigenze contingenti dell’Ucraina. A questo proposito, l’Italia ha già prorogato per tutto il 2024 la relativa normativa che autorizza un ulteriore sostegno militare.
- L’Italia continuerà a sostenere l’Ucraina per i dieci anni di durata del presente Accordo.
La folle corsa alla guerra
La Meloni stanzia 9 miliardi per acquistare i carri armati Leopard dalla Germania, Zelensky chiede liste di proscrizione nei paesi UE, cosa che non aveva mai fatto nemmeno Hitler … Come avevo preannunciato nell’intervista con il prof. avv. Augusto Sinagra, i quotidiani confermano che gli aiuti dell’Italia all’Ucraina sono il triplo di quelli dichiarati e ammontano a 2,2 miliardi di euro.
Gli ucraini hanno attaccato e affondato il pattugliatore russo Sergiy Kotov, una nave nuova dal valore di oltre 60 milioni di dollari, l’attacco ha provocato sette morti e 6 feriti mentre il resto dell’equipaggio è riuscito a mettersi in salvo. L’attacco è stato effettuato con uno sciame di 15 barchini radiocomandati, dieci sono stati distrutti ma cinque sono andati a bersaglio.
Presa di posizione clamorosa di Kirilo Budanov, capo della direzione principale dell’intelligence ucraina, sulla causa di morte del dissidente russo Alexei Navalny.
Budanov ha dichiarato, infatti, che l’oppositore russo Alexei Navalny è morto per cause naturali, a causa di un coagulo di sangue.
Le parole dello 007 ucraino: “Potrei deludervi, ha dichiarato, ma quello che sappiamo è che è morto davvero per un coagulo di sangue. E questo è più o meno confermato. Questo non è stato preso da internet, ma, sfortunatamente si tratta di morte naturale”, ha detto Budanov citato da Ukrainska Pravda.
La missione militare a guida italiana nel Canale di Suez, Crosetto e i 10.000 riservisti, Macron e la Polonia vogliono truppe NATO in Ucraina, la Germania vuole reintrodurre la leva obbligatoria, NATO ,UE e Inghilterra si preparano alla guerra diretta contro la Russia e Ursula Von Der Leyen vuole produrre armi allo stesso ritmo con cui sono stati prodotti i farmaci sperimentali.