“Tranquillizzo la città di Frosinone: l’assassino è stato preso. Le indagini non sono affatto concluse ma sono soltanto all’inizio per ricostruire cosa ci sia dietro a questo gravissimo fatto di sangue che ha coinvolto due gruppi criminali”: lo ha affermato il procuratore della Repubblica di Frosinone Antonio Guerriero, al termine del Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica.
Ha esaminato i fatti legati alla sparatoria avvenuta ieri sera all’interno dello Shake Bar nella centralissima via Aldo Moro dove si sono affrontati due gruppi di albanesi ed uno di loro ha esploso sei colpi uccidendo uno degli avversari ferendo gli altri tre.
Il magistrato ha lasciato intendere di non credere più di tanto al movente sentimentale ma alla pista legata alla droga ed alla prostituzione imboccata subito dalla polizia. Nel corso del Comitato è emerso che le indagini sono state complesse al punto che solo poco prima della riunione si è avuta la certezza sul nome della vittima: Caseni Kasmi e non Ervin Kasmi come si era ritenuto fino a quel momento e che invece è rimasto ferito.
“Non siamo di fronte ad un’emergenza criminale ma attueremo una energia azione di contrasto” ha assicurato il prefetto Ernesto Liguori. Il sindaco Riccardo Mastrangeli ha evidenziato “la tempestività delle forze dell’ordine e l’efficacia della rete di videosorveglianza attiva sul territorio comunale”.