Per oltre il 20 per cento degli studenti universitari, l’università non è un luogo sicuro. Ed è infatti un terzo degli intervistati ad aver sentito parlare di casi di molestia o violenza all’interno degli spazi universitari.
È quanto emerge dal report “La tua voce conta” dell’Unione degli universitari presentata oggi alla Camera dei Deputati. Sono 1500 le risposte date in meno di un mese – dall’11 febbraio a 3 marzo 2024 – a un questionario diffuso su un campione raggiunto tramite social e mailing list. Emerge dall’indagine che a perpetuare maggiormente violenze o molestie sono i docenti. A pensarlo è quasi la metà degli intervistati.
Per il 48% sono loro “i soggetti più pericolosi”. Coerentemente a questo dato, per il 37% il luogo meno sicuro all’interno dell’ateneo sono gli studi degli insegnanti, a seguire ci sono i luoghi di tirocinio per il 34,7% e gli studentati, per il 32%. E infatti, subito dopo i docenti, a commettere violenze e molestie, secondo gli studenti, sono compagni di corso per il 47% e compagni di studentato per il 32%. Sono poi 300 le esperienze raccontante nell’indagine tramite una risposta aperta. Per quasi la metà, il 47,4% dei rispondenti, il territorio in cui si studia non è per niente o abbastanza attrezzato a ricevere e a gestire segnalazioni di violenza o molestia.