La Ue gioca alla guerra, sulla pelle dei suoi cittadini che vogliono la pace.
Guerra in Ucraina, a Gaza, l’accordo firmato dalla Meloni con Zelensky, ma anche le ultime storture circa i farmaci sperimentali, di questo parliamo con il prof. avv. Augusto Sinagra, trovate le interviste precedenti qui.
I numeri dei morti, feriti, tra civili, operatori sanitari, protezione civile e giornalisti a Gaza sono impressionanti, così come gli edifici distrutti e i milioni di persone in fuga dalle loro abitazioni e dalla loro terra.
Molti si scandalizzano per i fatti di Pisa, le manganellate della polizia agli studenti, ma dove erano questi signori quando la polizia usava idranti, fumogeni e manganelli contro i portuali di Trieste? Quando le forze dell’ordine manganellavano anche le donne nelle manifestazioni “No green pass” di Roma e Milano, mentre non muovevano un dito contro Forza Nuova e l’assalto alla CGIL? Quando le forze dell’ordine si accanivano contro qualcuno senza la mascherina, o rincorrevano le persone sulla spiaggia con i droni?
I guerriglieri Huti e la missione a guida italiana nel canale di Suez, Meloni impegna 8 miliardi per i carri armati tedeschi Leopard, Macron vuole militari Nato in Ucraina, La Von der Leyen produrre armi come vaccini, una telefonata intercettata svela i piani della Germania per fornire i missili Taurus a lungo raggio all’Ucraina.
Zelensky stila una lista di “filorussi” nemici dell’Ucraina : il governo sta “preparando una lista, ma non solo riguardo all’Italia, sui propagandisti russi. È una lunga lista e vogliamo presentarla alla Commissione europea, al Parlamento europeo, ai leader dell’Ue e degli Stati Uniti. Sono propagandisti e società vicine alla Russia che cercano di aggirare le sanzioni”. Non una parola da Mattarella o dalla Meloni.
L’Italia ha sostenuto l’Ucraina con 2,2 miliardi di euro non con 770 milioni come voleva lasciare intendere il governo. ha fornito all’Ucraina otto pacchetti di aiuti militari nel 2022 e nel 2023. Lo stesso livello di sostegno militare verrà sostenuto anche nel 2024.
L’accordo con l’Ucraina: facciamo la guerra perché vogliamo la pace
Giorgia Meloni ha sottoscritto un impegno decennale con l’Ucraina, accordo non giuridicamente vincolante e per il quale non sono stati stanziati soldi (mentre Germania, Franci, Inghilterra e Danimarca hanno stanziato diversi miliardi). Nulla vieta di stanziare i fondi nel prossimo futuro, inoltre se non è giuridicamente vincolante perché firmarlo? Non è forse una dichiarazione di guerra alla Russia? Il presidente del consiglio ha questi poteri? Perché Matterella tace?
Ecco i punti principali dell’accordo per le garanzie di sicurezza con l’Ucraina.
- I partecipanti ricordano il diritto intrinseco degli Stati all’autodifesa individuale e collettiva e l’illegalità di tutti i tentativi di ridisegnare i confini con la forza. L’Italia continuerà a sostenere l’Ucraina nei suoi sforzi di difesa fino a quando sarà necessario.
- È politica dell’Italia assistere l’Ucraina nel preservare la sua difesa qualitativa e il suo vantaggio militare.
- I Partecipanti lavoreranno insieme, e con altri partner dell’Ucraina, per garantire che le forze di sicurezza e di difesa dell’Ucraina siano in grado di ripristinare pienamente l’integrità territoriale dell’Ucraina all’interno dei suoi confini riconosciuti a livello internazionale
- A tal fine, i Partecipanti coopereranno per assicurare una forza sostenibile in grado di difendere l’Ucraina ora e di scoraggiare l’aggressione russa in futuro. L’Italia sosterrà l’Ucraina nella difesa della sua sovranità nell’ambito dei suoi mezzi e delle sue capacità, in conformità con i requisiti legislativi e costituzionali nazionali e fornirà all’Ucraina assistenza tempestiva in materia di sicurezza, equipaggiamenti militari moderni (compreso il supporto medico militare) e armi, in tutti i domini terrestre, aereo e marittimo, spaziale e cibernetico, dando priorità, ma non solo, alla difesa aerea, all’artiglieria, alla potenza di fuoco a lungo raggio, ai veicoli corazzati, allo sminamento, ai mezzi di ricognizione, ai sistemi senza pilota, ai mezzi ingegneristici, alle tecnologie dell’informazione, alla guerra elettronica, alle forze aeree e alle capacità marittime e ad altre capacità chiave, come richiesto dalle circostanze presenti e future.
- Dall’inizio della guerra, l’Italia ha sostenuto l’Ucraina in modo completo con contributi in diversi settori. Tra questi, 110 milioni di euro per il sostegno al bilancio, 200 milioni di euro per i prestiti agevolati, 100 milioni di euro per gli aiuti umanitari, 820 milioni di euro per sostenere i rifugiati ucraini in Italia, 400 milioni di euro circa per il sostegno macrofinanziario, 213 milioni di euro per il sostegno allo sviluppo, 200 milioni di euro per sostenere la resilienza energetica dell’Ucraina. L’Italia ha fornito contributi sostanziali all’Ucraina e continuerà a rispondere ai bisogni più urgenti e immediati dell’Ucraina per rafforzare le sue capacità di sicurezza.
- L’Italia ha fornito all’Ucraina 8 pacchetti di aiuti militari nel 2022 e 2023 e intende mantenere lo stesso livello di sostegno militare aggiuntivo nel 2024, che sarà determinato in dettaglio attraverso consultazioni tra i partecipanti e tenendo conto delle esigenze contingenti dell’Ucraina. A questo proposito, l’Italia ha già prorogato per tutto il 2024 la relativa normativa che autorizza un ulteriore sostegno militare.
- L’Italia continuerà a sostenere l’Ucraina per i dieci anni di durata del presente Accordo. (L’articolo prosegue dopo l’immagine)
La guerra alla salute
Con il prof. Avv. Augusto Sinagra parliamo del “vademecum” della Cassazione sui vaccini per i magistrati, che suggeriva loro che i vaccini erano secondo la scienza sicuri ed efficaci, suggerendo in tal modo, per esempio, di archiviare le richieste di indennizzo o risarcimento.
Giovanni Rezza capo direzione prevenzione ministero salute ha dichiarato che dal 2022 si è deciso di vaccinare per proteggere e non pe prevenire, quindi hanno spalmato gli acquisti fino al 2026. Questo significa che nel 2022, anno di entrata in vigore del super green pass, sapevano che il vaccino non fermava l’infezione e la trasmissione. Rezza dice di non aver voluto leggere i contratti di acquisto dei vaccini, per non essere sospettato di divulgarne il contenuto, come faceva allora a dichiarare che questi vaccini erano sicuri ed efficaci?
Speranza volle un arbitrato per le controversie anziché utilizzare la legge ordinaria. Infine “l’emendamento Pfizer” approvato in Francia che vuole la galera per chi sconsiglia farmaci, come per esempio i vaccini.