Sono due gli arresti in flagranza compiuti dalla polizia nell’ambito di un’attività di contrasto internazionale sugli abusi sessuali nei confronti di minori. L’indagine, si legge in una nota, è stata condotta dal Centro operativo per la sicurezza cibernetica Lazio, in collaborazione con la Sezione di Latina ed è stata avviata dopo una segnalazione, tramite il Centro nazionale di contrasto alla pedopornografia online (Cncpo), relativa all’utilizzo improprio dei social network e degli spazi di archiviazione virtuali. Grazie agli accertamenti effettuati e alle analisi delle tracce informatiche, il personale specializzato è risalito al profilo dell’utente poi destinatario di un decreto di perquisizione emesso dalla Procura di Roma. La perquisizione informatica sullo smartphone in uso dall’indagato, ha permesso di rinvenire numerosi file di natura pedopornografica che vedevano coinvolti bambini anche in tenera età. Per l’uomo, incensurato, sono stati disposti gli arresti domiciliari. Stessa sorte per un altro uomo di 62 anni, residente in provincia di Roma, che è stato arrestato per detenzione di un ingente quantitativo di materiale pornografico che ritraeva atti sessuali con minori, anche in età prescolare. In totale sono stati trovati 10 mila file.