Almeno 30 aggressioni scolastiche ai danni di insegnanti nei primi due mesi dell’anno. Il fenomeno della violenza a scuola continua ad aumentare, come evidenziato dal costante incremento dei casi di professori e dirigenti scolastici aggrediti denunciato dalle statistiche dei bollettini mensili.
Il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha ribadito la gravità della situazione e ha annunciato un piano d’azione per contrastare questo problema. Ha dichiarato che l’attenzione del ministero si è concentrata sulla questione già a partire dallo scorso anno, rilevando un aumento del 111% negli atti di violenza contro i docenti da parte dei genitori. E per ripristinare un clima di rispetto reciproco, già da tempo il ministro sottolinea la necessità di un profondo cambiamento culturale.
Per contrastare questa emergenza, il Ministro ha ricordato un disegno di legge che propone un aumento delle pene per chi aggredisce il personale scolastico, attualmente in discussione al Senato dopo essere stato approvato dalla Camera. Questo disegno di legge prevede anche percorsi formativi di sensibilizzazione e l’istituzione di un Osservatorio nazionale sulla sicurezza del personale scolastico. Inoltre, mira a istituire la Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti del personale scolastico.
Per quanto riguarda la tutela legale del personale scolastico aggredito, il Ministero ha stabilito che l’Avvocatura dello Stato fornirà rappresentanza e difesa solo se non ci sono conflitti di interesse tra il dipendente e l’Amministrazione. La tutela legale sarà prevista solo per atti penali evidenti legati all’esercizio delle funzioni lavorative, escludendo fatti di natura disciplinare. Per ottenere il patrocinio erariale, il dipendente deve fare richiesta alla propria Amministrazione, che trasmetterà la richiesta all’Avvocato Generale dello Stato tramite il Dipartimento per il Sistema Educativo di Istruzione e Formazione. La decisione finale spetta all’Avvocato Generale dello Stato, ma la gestione pratica sarà affidata alle Avvocature distrettuali competenti.
Ma intanto a scuola si vive sempre in apprensione, perché il rischio di aggressioni fisiche o verbali è davvero quotidiano. Per questo motivo c’è chi chiede di rivedere la disciplina in materia di comportamento a scuola, proprio perché l’Istituzione scolastica rimane, dopo la famiglia, la più importante fucina formativa per le giovani leve e, quindi, la scuola deve essere un luogo dove valori fondamentali come correttezza nei rapporti, rispetto, comprensione, inclusione e democrazia traggano linfa vitale per i loro germogli.
Ma come riformare così in profondità la scuola? In questa puntata di Extra Claudio Micalizio ne parla con Ornella
Cuzzupi, segretario nazionale di Ugl Scuola.