A Roma il monitoraggio di Cittadinanzattiva esprime un punto di vista negativo del trasporto pubblico locale e indica chiaramente quali sono i maggiori deficit per i cittadini-utenti del servizio. Solo 51 cittadini su 335 che hanno risposto alla domanda
su come giudica complessivamente il servizio del Tpl danno un giudizio sufficiente, mentre solo 8 danno un giudizio buono. Secondo quanto è emerso dalla ricerca presentata dal segretario regionale Elio Rosati, la maggiore parte si concentra sul giudizio insufficiente con 148 preferenze e 128 scadente. Invece «l’apprezzamento che avevamo rilevato in un precedente lavoro sulla bigliettazione, sul servizio di tariffazione, viene confermato. Ma resta veramente l’unica sufficienza del tpl», dice il segretario regionale sottolineando: «È evidente che il monitoraggio è fortemente condizionato dal Tpl di Roma».
Nella Capitale, in particolare, i cittadini vorrebbero: aumentare il numero delle corse (bus/metro/tram) con 233 preferenze; aumentare i nodi di interscambio tra linee dei mezzi pubblici con 102 preferenze; far funzionare, prima di ogni altra azione, il Tpl con 98 preferenze; creare nuove linee e percorsi di bus per le zone periferiche e con bassa densità di TPL con 68 preferenze.
Il tema del servizio ferroviario è stato solamente sfiorato in questa indagine, ma prevalgono comunque i giudizi insufficienti.