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Manifestazione agricoltori Circo Massimo (Parte 2, 16/02/2024)

 

 

Gli agricoltori portano i trattori a Circo Massimo.

Giovedì 15 febbraio si è svolta la preannunciata manifestazione degli agricoltori a Circo Massimo organizzata dal C.R.A., comitati riuniti agricoli, agricoltori traditi. Trovate le puntate precedenti sulla protesta degli agricoltori o dei trattori  quiqui qui. La prima puntata dedicata alle manifestazioni di giovedì 15 febbraio qui.

Nel video la consegna delle richieste alla sede del parlamento europeo di Roma, le interviste ai pescatori al Campidoglio, le interviste prima della manifestazione di Circo Massimo e la seconda parte degli interventi dal palco.

Contrariamente alle previsioni di Danilo Calvani che a questi microfoni aveva parlato di 20.000 persone, ad occhio direi che i manifestanti erano due o tremila non di più.

Eppure secondo il sondaggio di Alessandra Ghisleri il 68% degli italiani appoggia le rivendicazioni dei contadini. Ma allora perché così poca partecipazione? Probabilmente è un’abitudine tipicamente romana, la capitale è sommersa di manifestazioni praticamente quotidiane, spesso le manifestazioni più partecipate contano sulla partecipazione di persone che vengono da fuori Roma. Anche al Circo Massimo molti manifestanti non erano di Roma.

Alla manifestazione non hanno partecipato le altre sigle degli agricoltori, che perseverano nella volontà di trattare con il governo, nonostante il governo stesso sia fortemente legato alla Coldiretti, senza dubbio la maggiore responsabile della drammatica situazione dell’agricoltura italiana, non avendo in tutti questi anni tutelato i diritti e il lavoro di quegli agricoltori che avrebbe dovuto difendere e tutelare. (L’articolo prosegue dopo la foto)

I trattori degli agricoltori a Circo Massimo
I trattori degli agricoltori a Circo Massimo

I legami governo – Coldiretti

Iniziamo col dire che il ministro Lollobrigida convive con Arianna Meloni, sorella di Giorgia Meloni e all’epoca militante di Alleanza Nazionale. Per quanto riguarda i legami a doppio filo tra il ministro Lollobrigida e Coldiretti, scrive “Il Fatto Quotidiano”:

Voci alternative (e scomode) quasi sempre non invitate ai tavoli ministeriali dove si decide il futuro dell’agricoltura e a cui partecipano, invece, Coldiretti, Confagricoltura e Cia. Ora le organizzazioni minori, come Confederazione italiana Liberi Agricoltori, Assorurale e Altragricoltura bio, rischiano di essere escluse definitivamente dalla gestione dei fascicoli per l’accesso ai contributi europei in agricoltura e sviluppo rurale. Uno schema di decreto del ministro Lollobrigida, infatti, pone così tanti ostacoli alle organizzazioni minori, da costringere gli agricoltori a rivolgersi a quelle più grandi, principalmente Coldiretti o Confagricoltura, per attivare pratiche e ottenere finanziamenti a cui hanno diritto. Secondo le organizzazioni, è l’ennesima manovra che mostra l’influenza di Coldiretti sul Governo di Giorgia Meloni, che guarda caso ha scelto il villaggio Coldiretti per la sua prima uscita ufficiale da premier…

… I requisiti previsti per i CAA che possono gestire quote dei contributi Ue escluderebbero quelli delle organizzazioni minori, creando una sorta di monopolio (o quasi) sui Centri di Assistenza agricola…

Mario Apicella di Altragricoltura bio: In Italia a occuparsi di questi fascicoli ci sono sempre stati anche i settori agricoli dei sindacati Cgil, Cisl e Uil. “Stando a questo schema possono continuare a occuparsi di piccole pratiche, ma non tenere i fascicoli delle aziende, quasi tutti in mano a Coldiretti”. Una partita che vale miliardi di euro l’anno.

E prosegue:

Poche settimane dopo la diffusione dello schema di decreto, il 13 settembre 2003, il ministro dell’agricoltura Francesco Lollobrigida ha nominato come capo di gabinetto Raffaele Borriello, prima ex direttore generale di Ismea, l’Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare, e poi, dopo essere stato vicecapo di gabinetto del ministro Maurizio Martina e capo gabinetto dell’ex-ministra Teresa Bellanovaa capo dell’area legislativa e relazioni istituzionali di Coldiretti. Ora, però, è al ministero che ha appena pubblicato il bando che stanzia altri due miliardi di euro per i contratti di filiera. Sul quinto bando sono piombate polemiche (e pure ricorsi). Tra i 38 progetti approvati, sette sono stati presentati da Raffaele Grandolini, responsabile della Finanza di Coldiretti e quattro da Davide Granieri, vicepresidente nazionale di Coldiretti e presidente di Coldiretti Lazio.

Peraltro Borriello non poteva essere nominato capo di gabinetto del ministero dell’agricoltura, infatti dal 15 gennaio 2021 ha ricoperto l’incarico di capo dell’area legislativa e relazioni istituzionali dell’organizzazione degli imprenditori agricoli Coldiretti. Per questo motivo è stata presentata un’interrogazione da Bonelli (Verdi).

Agricoltori a Circo Massimo, manifestazione boicottata?

Alla luce dei fatti risulta davvero molto strano che ci siano degli agricoltori che vogliono trattare con questo governo, che di fatto agevola i loro “carnefici”, infatti in rete circolano decine di video di agricoltori pronti a strappare la tessera Coldiretti. Tutto questo conferma i sospetti di infiltrati tra le sigle agricole o addirittura la loro apposita costituzione allo scopo di manipolare la protesta e l’opinione pubblica attraverso organizzazioni appositamente costituite allo scopo, come denunciato da Danilo Calvani del C.R.A., per approfondimenti rimando a questa puntata.

La mattina verso le 11.00 Pino Convertini ha consegnato presso la sede di Roma del Parlamento europeo e della Commissione europea, una lettera con le richieste degli agricoltori. Qui sotto il pdf:

Richieste agricoltori parlamento europeo

Mi sono poi spostato alla manifestazione al Campidoglio, andata praticamente deserta, basti pensare che erano presenti più persone tra gli organizzatori che tra il pubblico. Inoltre il CRA si era detto disponibile a partecipare alla manifestazione al Campidoglio essendo gli obiettivi comuni, ma i quattro gatti del Campidoglio hanno deciso di non partecipare alla manifestazione degli agricoltori a Circo Massimo, perché anche loro vogliono trattare con il governo.

L’intento di boicottare la manifestazione del CRA è chiarissimo, così come è evidente la non affidabilità di chi si proclama rappresentante degli agricoltori e poi vuole trattare con il governo.

Anche perché un conto è pensare che sia meglio questo governo che uno del PD, altra cosa è giustificare ogni sua azione.

Al Campidoglio ho raccolto le importanti testimonianze dei pescatori e del proprietario di una pescheria. I pescatori si trovano più o meno nelle stesse condizioni degli agricoltori e molti non ce la fanno più perché costretti a lavorare in perdita. I motivi di oppressione sono sempre le leggi UE.

Non ho invece ripreso il “palco” della manifestazione al Campidoglio perché l’audio era di pessima qualità.

A Circo Massimo ho raccolto numerose testimonianze prima della manifestazione e ho ripreso gran parte degli interventi dal palco.

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