L’ultima denuncia sul servizio taxi di Roma sempre più deficitario arriva dalla ministra del Turismo Daniela Santanchè, che sui social ha postato, alla stazione Termini, la lunga fila di clienti arrabbiati. Quello che in pratica, già poche ore prima, aveva denunciato il giornalista e conduttore Andrea Vianello. Roma è di nuovo al centro delle polemiche per i taxi, dunque, troppo pochi quelli che circolano in città. E sotto al video postato, con il passare delle ore, i commenti si accumulano e si dividono. C’è chi è ironico, e ribadisce il ruolo di Santanchè nel governo. Tra i tanti dice la sua anche il leader di Azione, Carlo Calenda, secondo il quale: “Gli interessi particolari vincono quando manca nei cittadini la consapevolezza di essere lo Stato. Taxi, balneari eccetera prevalgono perché i politici sanno che nessun cittadino li voterà perché hanno liberalizzato un settore”, e poi “per questo la battaglia per la concorrenza è una battaglia per la cittadinanza consapevole: finché non capiremo questo avremo le file per i taxi e i gestori delle spiagge che si arricchiscono senza pagare il dovuto”. Daniela Santanchè allora replica che “È sempre bene informarsi prima di parlare. Il governo è intervenuto con il decreto Asset che consente il 20% di licenze in più. Sono alcuni sindaci che non hanno ancora fatto la loro parte, e a Roma non mi sembra – sottolinea – che governi il centrodestra”. Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, nei giorni scorsi, aveva annunciato un aumento delle licenze e nuove tariffe da e per gli aeroporti. Le trattative coi tassisti, però, al momento sono ferme.