Nella nuova puntata di The Passenger Andrea Candelaresi ci porta per mano a scoprire uno dei Paesi più raccontati dell’ultimo anno in Italia: l’Albania. Le storie della nostra penisola e della terra delle aquile in realtà hanno spesso viaggiato in parallelo per poi incrociarsi a più riprese, ma il turismo italiani di massa dell’ultimo periodo ci racconta di un interesse rinnovato dei nostri connazionali.
A proposito di storia, interviene il nostro esperto Paolo Battaglia che ci dà prima delle specifiche utili per conoscere l’eroe nazionale albanese Giorgio Castriota Skanderbeg, un condottiero che ha sconfitto più volte gli ottomani imponendosi per la libertà degli albanoi, gli antichi albanesi. Non solo, ripercorriamo la storia più recente dall’invasione fascista dell’antica Illiria fino alla dittatura di Hoxha, una delle dittature più chiuse e paranoiche del ‘900.
Questa storia si può ripercorrere anche nel cuore di Roma, più precisamente tra viale Aventino, dove sorge Piazza Albania e Fontana di Trevi.
L’Albania nascosta a Roma raccontata a The Passenger
A Piazza Albania si trova l’imponente statua di Skanderbeg che è stata installata nel 1940 dal regime fascista per celebrare l’invasione dell’Albania del 1939. Oggi questo può essere considerato anche un monumento per la comunità albanese che è tra le più numerose e integrate in Italia. Non solo, nei pressi di Fontana di Trevi si trova vicolo Skanderbeg, chiamato così poiché l’eroe nazionale albanese soggiornò in quell’area quando fu ricevuto da Papa Paolo II.
Il viaggio di The Passenger poi continua con le considerazioni di Alessandro Fornaciari, un giornalista che ha visitato questo splendido Paese e che ci parla di un’Albania vivace da un punto di vista economico e che sta cambiando radicalmente per sognare l’Europa.
Arber Agalliu di Albania News poi ci parla dell’operato della sua testata, nata nei primi anni 2000 per informare gli albanesi in Italia e gli Italiani curiosi di sapere qualcosa in più su Tirana e dintorni. Conoscere l’Albania e gli albanesi significa rompere gli stereotipi e favorire la giusta integrazione.
A proposito di integrazione a The Passenger interviene Fundim Gjepali, uno chef rinomato che gestisce il ristorante l’Antico Arco a Roma e che ci racconta la sua storia. Dalla sua emigrazione per l’Italia fino al suo successo nell’ambito enogastronomico, Fundim è l’esempio vivente di quella che si può definire una corretta integrazione.
D’altronde sono tanti gli albanesi celebri nella storia del nostro tessuto sociale: sapevate che Francesco Crispi e Antonio Gramsci ad esempio avevano origini italiane?
Ci sono tante realtà sul nostro territorio che grazie all’associazionismo favoriscono la conoscenza della cultura albanese nel nostro Paese nonché l’integrazione degli albanesi. A The Passenger allora interviene Granit Mucaj, presidente della FNAI, la Federazione Nazionale delle Associazioni Albanesi in Italia che ci racconta l’utilità di queste realtà.
Non solo Misrada Alla delle Aquile di Seta ci dà delle specifiche in più sulla sua di associazione.
A The Passenger non poteva poi mancare l’intervento di Ilda Ceriku, giornalista e influencer albanese che vive in Italia e che tramite un’intervista ci racconta cosa significa l’Italia per lei.
Infine spieghiamo la simbologia intorno alla bandiera albanese, la cosiddetta bandiera delle due aquile, con una che guarda ad est e una che guarda ad ovest quasi a spiegare il ruolo millenario di crocevia tra oriente ed occidente di questo Paese ancora oggi pervaso da questa sua doppia natura.
Non solo, a The Passenger cerchiamo di analizzare anche l’odierno tessuto sociale albanese che è una vera e propria fotografia della sua storia più recente, una storia che risente tutt’ora della diaspora albanese, iniziata in quel lontano 1991 quando la nave mercantile Vlora carica di albanesi si apprestò ad attraccare nei porti pugliesi. Da lì tutto cambiò per sempre.