Si è avvalso della facoltà di non rispondere Gabriele Visco, figlio dell’ex ministro Vincenzo, davanti al gip di Roma nell’ambito dell’interrogatorio di garanzia dopo l’arresto nell’indagine per corruzione e traffico influenze illecito. Davanti al giudice sono comparsi anche altri due indagati raggiunti come Visco Jr dalla misura cautelare degli arresti domiciliari: l’imprenditore con un passato in An, Pierluigi Fioretti, che anch’egli si è avvalso della facoltà, mentre l’avvocato Luca Leone avrebbe risposto alle domande del gip Maria Gaspari.
Secondo la procura di Roma Visco sarebbe stato un facilitatore, un “intermediario” con i membri delle commissioni per fare ottenere agli imprenditori le gare di appalto. Secondo gli accertamenti della Guardia di finanza e l’ipotesi degli inquirenti il gruppo avrebbe messo su un sistema illecito che aveva in Visco jr un punto di riferimento per potere accedere alle gare bandite da Invitalia, società in cui il 52enne operava prima di essere licenziato nell’aprile del 2023. Un “sistema di relazioni illecite diffuso” in cui nulla era lasciato al caso perché, come ammette intercettato uno degli indagati, “non siamo mica piottari”( ovvero nulla tenenti).