Il bilancio del Teatro di Roma dovrebbe essere licenziato entro la prossima settimana dal collegio dei revisori dei conti. Intanto si pensa alla modifica dello Statuto, che dovrà ottenere il via libera dell’assemblea dei soci per introdurre una nuova figura con un profilo manageriale da affiancare al direttore generale, Luca De Fusco. Il Comune, dopo le aspre polemiche con Regione e ministero della Cultura, vuole fare presto e voltare pagina.
Per arrivare alla riforma dello statuto, però, occorrerà un po’ più di tempo, dal momento che serve un doppio passaggio, in giunta e in assemblea capitolina (per la Regione è invece sufficiente il voto di giunta). Soltanto quando il nuovo schema sarà definito, anche per quanto concerne le deleghe e le competenze di ciascuno, si procederà a individuare il professionista più adatto a ricoprire il ruolo: un manager che, oltre alle capacità gestionali e di governance, dovrà anche essere in grado di raccordarsi con il direttore generale e contribuire a ricostruire un clima sereno dopo le forti tensioni degli ultimi tempi, per rilanciare il teatro dal punto di vista artistico, organizzativo e del reperimento delle risorse in vista anche del Giubileo.