“Diminuita capacità di intendere e di volere al momento del fatto” ma “può affrontare il processo“. E’ quanto afferma la perizia psichiatrica disposta dal gip di Roma per l’uomo che nell’ottobre scorso ha aggredito violentemente l’immunologo Francesco Le Foche, 65 anni, nel suo studio medico.
Le Foche, responsabile del reparto di immunoinfettivologia al Policlinico Umberto I e medico in prima linea durante la Pandemia, venne colpito al volto dal suo paziente che gli procurò gravi ferite ad un occhio. A salvare l’immunologo, assistito dall’avvocato Giuseppe Belcastro, fu l’intervento di agente di polizia libero dal servizio che fu richiamato dalle urla che provenivano dallo studio medico di via Po, nel quartiere Salario. Il 36enne arrestato, un pregiudicato, era entrato nello studio per avere un consulto ma all’improvviso aveva dato in escandescenze e ha aggredito il 66enne colpendolo ripetutamente al volto. Avrebbe picchiato l’immunologo perché riteneva che non gli avesse somministrato la giusta terapia per una infezione alla colonna vertebrale.