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Malato di SLA dopo la seconda dose (con Silvio Sposito, 2/02/2024)

 

Ritrovarsi malati di SLA dopo due dosi di vaccino Pfizer.

Il nostro ospite preferisce restare in incognito, racconta che ha fatto la seconda dose a distanza di 21 giorni dalla prima, a marzo 2021, tre mesi dopo a giugno 2021, inizia ad avvertire un dolore alla gamba, che in seguito scoprirà essere SLA, ovvero una condanna a morte.

La SLA è una malattia neurodegenerativa progressiva che colpisce i motoneuroni, cioè le cellule nervose cerebrali e del midollo spinale che permettono i movimenti della muscolatura volontaria.  La SLA presenta una caratteristica che la rende particolarmente drammatica: pur bloccando progressivamente tutti i muscoli, non toglie la capacità di pensare e la volontà di rapportarsi agli altri. La mente resta vigile ma prigioniera in un corpo che diventa via via immobile. Il pensiero, le attività mentali e le funzioni genitali sono preservati.

Nella puntata interviene il dott. Silvio Sposito, specialista in endocrinologia e medicina nucleare, che esprime un parere medico scientifico.

Prima ero sano, sportivo e non prendevo medicine, ora ho la SLA

“Prima della seconda dose ero sanissimo, giocavo a tennis e non prendevo nessuna medicina” racconta il nostro ospite, anche per questo non ha dato importanza ai primi sintomi, però dopo alcuni mesi giocando a tennis si accorge che la gamba sinistra cede. A quel punto fa una risonanza magnetica lombo-sacrale e risultano diverse protrusioni, la più evidente a livello L4-L5. Fa anche un’elettromiografia che evidenzia segni di danni neurologici con de-nervazioni in atto prevalentemente sulla muscolatura degli arti inferiori, nello specifico a livello dell’arto inferiore sinistro.

Consulta diversi neurologi, ortopedici, i neurologi chiedono altre risonanze magnetiche e altri esami, mentre alcuni ortopedici dicevano che il disturbo poteva essere causato da quella protrusione tipo ernia a livello L4-L5.

Io speravo che avessero ragione gli ortopedici, e sono andato avanti così. Continuando a giocare a tennis, però notavo che la muscolatura del polpaccio sinistro diminuiva sempre di più nonostante le partite e gli allenamenti.

A giugno 2023 mi reco in un istituto neurologico ospedaliera dove trattano la SLA e dove mi è stata diagnosticata questa malattia. Ho fatto domanda all’Inps per farmi riconoscere la patologia, l’Inps mi ha riconosciuto invalido civile al 100% con accompagno. (L’articolo continua dopo l’immagine)

SLA neuroni e muscoli affetti
SLA neuroni e muscoli affetti – PaulWicks, CC BY-SA 4.0 <https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0>, via Wikimedia Commons

SLA: Correlazione a parole ma nessuna correlazione per iscritto

Il nostro ospite dice di essere sicuro che la causa della SLA siano le vaccinazioni, così come ne sono certi i familiari e gli amici.  Non avevano dubbi nemmeno due o tre neurologi che ha consultato, lo hanno detto a voce, molto probabilmente è una reazione avversa da vaccino, la dose del vaccino ha causato un disturbo a livello immunitario che ha poi causato la SLA, il punto è che, come troppo spesso accade, nessuno di questi neurologi lo ha messo per iscritto.

Non ci sono dubbi anche perché dopo i 70-75 anni, l’età del nostro ospite, la SLA è una malattia rarissima, per di più nel suo caso il decorso sembrerebbe rapido, al contrario di come dovrebbe essere.

Il dott. Sposito conferma la gravità della SLA come diagnosticato dai neurologi consultati, che hanno anche confermato, anche se solo a voce, l’associazione con

 le vaccinazioni praticate. “Purtroppo questa sembra una cattiva abitudine che si sta verificando, da parte dei colleghi e io la devo stigmatizzare, si dice a voce una certa cosa ma poi non la si mette per iscritto. Io non so in che razza di paese siamo, e che cosa sta succedendo alla medicina, all’etica medica, mi tocca fare queste considerazioni”.

La SLA e altre malattie neurodegenerative sono in aumento

“Tra l’altro sembra che anche altre malattie neurodegenerative, stiano aumentando la frequenza. La SLA è una malattia frequente nelle classi di età più giovani, è una malattia rara ma si verifica più frequentemente in giovani, giovani atleti e persone di mezza età. Abbiamo avuto tanti casi di atleti famosi colpiti da questa malattia, per cui si discute anche sull’eziopatogenesi, se siano in causa dei fattori tossici che possono scatenare questa reazione che colpisce le fibre nervose, su questa malattia ci sono ancora molte cose da capire.

Sulla sua relazione con il cosiddetto vaccino anti covid, più propriamente con le terapie igieniche anti covid, che sono state imprudentemente messe in commercio in modo così esteso in tutto il mondo e in tutte le classi di età, gli esperti sono ormai d’accordo, perché si vede un aumento di varie malattie neurodegenerative, ne abbiamo parlato anche nell’ultima puntata a cui ho partecipato.  Sappiamo che ci possono essere vari meccanismi alla base dello scatenarsi di queste malattie, è chiaro che, come in tutte le malattie, ci può essere una predisposizione genetica, però si è visto che questa proteina Spike di cui viene indotta la sintesi da parte delle cellule dell’organismo in seguito al trattamento vaccinale, in quantità esorbitanti perché vengono prodotte trilioni di molecole, una cosa un po’ esagerata, questa proteina oltre ad essere una tossina cellulare, può indurre l’avvio di reazioni autoimmuni di vario genere. Perché nella sua composizione amminoacidica simula diverse proteine fondamentali dell’organismo, di cui alcune che fanno parte della mielina per esempio, che è quella guaina che avvolge i nervi e facilita la conduzione nervosa, questo può favorire per esempio l’insorgenza della sclerosi multipla, che è un’altra grave malattia neurodegenerativa, si è visto anche un aumento notevole della neuropatia delle piccole fibre, tutte patologie riferibili a un danno su base immunitaria o tossica, ma spesso immunitaria, la sclerosi multipla è tipicamente una malattia autoimmune. Abbiamo anche discusso nella scorsa puntata sul fatto che questa proteina, abbia anche un settore che simula un prione, cioè un polipeptide, una piccola proteina che ha una proprietà veramente pericolosa, cioè di entrare in contatto con altre proteine o settori di proteine per indurre una trasformazione di queste proteine, in modo simile a se stesso, questa trasformazione si trasmette a cascata ad altre proteine vicine, fino a che una parte del tessuto viene danneggiata in modo irreparabile. Questo è alla base delle malattie prioniche (Le malattie prioniche sono malattie cerebrali degenerative, progressive, mortali e incurabili) e quindi anche la Creutzfeldt-Jakob (La malattia di Creutzfeldt-Jakob è una malattia da prioni caratterizzata dal deterioramento progressivo della funzione mentale, che porta a demenza, contrazione involontaria dei muscoli e barcollamento quando si cammina), la malattia della mucca pazza e simili, altre malattie rare.

Queste malattie potrebbero essere indotte da quel maccanismo del frameshifting, cioè dal fatto che essendo l’mRNA Messaggero di questi vaccini alterato ovvero ingegnerizzato, quindi non corrisponde all’mRNA naturale che è nelle nostre cellule, questa alterazione indotta sostituendo una molecola di uracile con uno pseudouracile o pseudouridina, questo da una parte ha fatto sì che lo stimolo immunitario fosse molto forte e quindi potesse dare una reazione immunitaria sufficiente per dire che il vaccino era efficace, dall’altra però ha prodotto vari problemi tra cui purtroppo la produzione di proteine anomale, perché la lettura da parte dei ribosomi dell’RNA Messaggero può essere alterata nel 10% dei casi circa. Quindi c’è un 10% di proteine che non sono la proteina Spike, ma delle altre proteine, proteine di tipo amiloide, di tipo prionico, proteine x y z non si sa, questo è molto molto pericoloso. (L’articolo continua dopo l’immagine)

Vaccini covid e proteina spike
Vaccini covid e proteina spike

Menefreghismo e ritardi anche davanti alla SLA

Il nostro ospite, che si è vaccinato per poter continuare a lavorare, ha contratto la SLA e per ’Inps è invalido al 100% con accompagno, ha fatto richiesta di indennizzo all’ASL, in questi casi è il centro medico ospedaliero dovrebbe stabilire se c’è correlazione. Ha presentato la domanda a giugno 2023, non avendo ricevuto risposte ha sollecitato, scoprendo che la sua domanda era inspiegabilmente ferma da mesi, di fronte alla noncuranza dell’addetto che gli ha risposto, ha manifestato la sua urgenza dicendo: “E se muoio nel frattempo”, la risposta che ha ricevuto fa gelare il sangue: “Ci sono gli eredi”.

Alcuni medici invece, quando gli manifestava la potenziale correlazione con le vaccinazioni anti Covid, gli hanno risposto: “Sa quante Persone ha salvato il vaccino?”.

Insomma non basta l’umiliazione, il dolore e la sofferenza per una malattia che non da scampo, apparsa all’improvviso in una persona perfettamente sana, i danneggiati devono troppo spesso subire anche il menefreghismo di alcuni medici e i ritardi ingiustificabili come se nulla fosse, questa non è una società sana, questo è un mondo fatto di troppi uomini senza coscienza e senza pietà.

 

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