A 41 anni dalla sua scomparsa, in tanti, tra volontari e senza fissa
dimora, hanno reso omaggio domenica mattina, nella basilica di Santa
Maria in Trastevere, a Modesta Valenti, la donna che il 31 gennaio
1983 morì alla stazione Termini perché, essendo sporca, un’ambulanza
si rifiutò di portarla in ospedale. Insieme a lei, durante la
celebrazione, promossa come ogni anno dalla Comunità di Sant’Egidio,
sono stati ricordati i nomi di alcune fra le tante persone che sono
morte in strada a Roma negli ultimi anni. Per ognuna di loro è stata
accesa una candela davanti all’icona dipinta in onore di Modesta.
Nell’omelia don Vittorio Ianari ha ricordato la storia di Modesta e
quella del movimento di solidarietà cresciuto in questi anni attorno a
chi vive per strada: “Gesù – ha sottolineato – non si tira mai
indietro, è sempre attento di fronte a chi ha bisogno e a chi è
malato: lo incontra e lo guarisce. Ma chiede anche a tutti noi di fare
lo stesso, di non voltarsi mai dall’altra parte”. Al termine tutti
sono usciti dalla basilica con un fiore benedetto, segno di protezione
per la vita di ognuno, in particolare di chi è più povero e fragile.