“La Villa Farnesina: una rilettura diacronica del palazzo e del suo comprensorio” è la nuova mostra curata Virginia Lapenta e promossa dall‘Accademia dei Lincei che sarà inaugurata il 7 febbraio alle 19 a Roma, a Via della Lungara 230 (www.villafarnesina.it e www.lincei.it).
Le indagini diagnostiche e le ricerche effettuate in questi anni a cura dell’Accademia Nazionale dei Lincei hanno offerto nuovi elementi per ricostruire le vicende della Villa Farnesina e una più dettagliata conoscenza degli interventi decorativi oggi scomparsi o occultati che sta permettendo un recupero delle decorazioni non solo cinquecentesche, ma seicentesche ed ottocentesche permettendo così di offrire una nuova e più ampia fruizione della Villa unitamente allo studio dei pigmenti usati nei secoli.
Il nuovo allestimento al primo piano della Villa Farnesina comprende 4 sezioni. Nella prima sezione, in collaborazione con la Soprintendenza Speciale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Roma, la Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, l’École francaise di Roma e il Museo Nazionale Romano, dal titolo “Trastevere in età romana” si rileggerà il territorio dal Gianicolo fino al Tevere. Le altre due sezioni della mostra intendono offrire una nuova lettura diacronica del palazzo tra Ottocento e Novecento. Il percorso espositivo racconterà la storia della Villa nell’Ottocento. Un accento sarà dato infine anche alla città “intorno a Villa Farnesina”, con un focus su Palazzo Farnese e su Palazzo Corsini. L’ultima sezione sarà dedicata ai lavori di restauro eseguiti negli Anni Trenta quando, ormai di proprietà dello Stato Italiano, fu scelta per farne sede della Reale Accademia d’Italia, istituzione voluta da Mussolini per la gestione della cultura italiana durante il suo governo in contrapposizione ai liberali Lincei.