Puntata “ricca”, e non solo per il “tanto dibattito”, è il caso di dire, questa domenica a CONTRAPPOSTI. Infatti le fazioni agli antipodi si sono scontrate molto sulla ricchezza dei “potentati” del mondo, su come “bizzarramente” spendono i loro soldi, sulla loro “misurata” e “pubblicizzata” beneficenza, sporadica e utilizzata come “specchio per le allodole”. È stato mandato in onda un documento de L’Indipendente che ben analizza questo mondo, diciamo così ma effettivamente lo è, parallelo. Poi spazio al tema dell’immigrazione clandestina, sulle sue varie sfaccettature: c’è chi fugge da guerre, miseria e carestie con la speranza di un futuro migliore e chi invece…
Gli ospiti di Henry Pass “accendono” lo studio e, come ormai ben “rodata” l’onda narrativa, pure con quel pizzico di iralità che non guasta. “Anche in questa puntata -dice Henry- sarà con noi l’istrionico Maury Pinzimonio, famoso ‘viveur discotecante’ molto ‘sui generis’, ricorda un personaggio di Faletti al Drive-in, e stavolta ‘assiso’ in una delle fazioni, quella dei Liberanti!” Non mancheranno comunque i suoi siparietti -prosegue- a ridosso della pausa pubblicitaria”.
Le squadre sono dunque composte per i “Liberanti” dall’imprenditore Cristiano Rocchi e da, appunto, Maury Pinzimonio (viveur), mentre agli antipodi per i “Conservanti” dall’autore musicale e dj Tony Cortese, e da La Gabry (studente di Economia).
Le fazioni sono agguerrite. La Gabry difende lo “Status Quo” dei ricchissimi: “Sono liberi di spendere i loro soldi come meglio credono”, asserisce, e, più pacatamente nella “difesa”, Tony Cortese ricorda che ci sono iniziative solidali e di beneficenza da parte di quelli, vedi ad esempio We Are the World, il famoso brano musicale del 1985 realizzato a scopo di beneficenza scritto e composto da Micheal Jackson e Lionel Richie inciso da “Usa for Africa”, un supergruppo formato da 45 celebrità della musica, per la maggior parte statunitensi. “I fondi raccolti da We Are the World -spiega Tony- oltre 100 milioni di dollari, furono interamente devoluti alla popolazione dell’Etiopa”.
Interrompe e “tuona” Cristiano Rocchi: “Dire che i ricchissimi spendono come vogliono, riferendosi alla Gabry, è un sacrilegio! I cantanti che invece hanno realizzato quell’iniziativa lo facciano ogni anno con le loro potenti case discografiche -riferendosi a Cortese-, allora sì che sarebbe beneficenza reale!”.
Il dibattito prosegue agguerrito anche quando si affronta il tema dell’immigrazione: c’è chi dice che occorre aiutare le popolazioni povere direttamente a casa loro, chi parla di sfruttamento del sottosuolo (diamanti del Kongo ad esempio) con governanti dispotici straricchissimi e il loro popolo sempre più “plebe”. Non mancano i riferimenti al recente “super summit” a Palazzo Madama, organizzato dal nostro Governo, con 50 delegazioni dei Paesi Africani, per studiare una sorta di “piano definitivo” sugli aiuti per combattere la povertà e l’immigrazione clandestina non giustificata da reali esigenze.
Ma tantissimo altro nel dibattito in studio!
Questa è solo una “stringata” sintesi sugli argomenti trattati e un cenno sulle asserzioni dei due schieramenti. Per rivedere la puntata ricca di disamine, documenti, -anche battute pungenti- tap/click sul player
BUONA VISIONE