Lo stanno cercando ovunque Philip Rogosky, 56 anni, il manager del cinema scomparso Lunedì dalla sua casa vicino a ponte Sant’Angelo, in centro a Roma. I colleghi hanno iniziato a fare circolare la locandina con il suo volto. Pizzetto e capelli color cenere legati dietro la nuca, quel giorno il manager indossava un giaccone verde scuro con cappuccio, pantaloni color vinaccia e scarpe Camper.
La moglie Sara, commerciante di gioielli con un raffinato negozio nel quartiere di Monteverde, non sa davvero cosa pensare. Ha chiesto ai poliziotti di insistere sulle indagini, scandagliando le telecamere di sorveglianza che puntano la loro casa, tra Castel Sant’Angelo e via dei Coronari, e le stradine nei dintorni. L’unica cosa certa è che suo marito Philip, origini tedesche ma cittadino italiano, organizzatore cinematografico molto noto nell’ambiente, è uscito dall’abitazione di famiglia dopo le 9.40 di lunedì e, da allora, non ha più fatto ritorno. Aveva avuto una brutta influenza nei giorni precedenti, ma nulla di particolarmente grave. La moglie è uscita di casa alle 9, i figli si sono alzati più tardi e non l’hanno più trovato. La denuncia è scattata in serata. Controllata la casa in campagna della famiglia, in Toscana, ma di lui nessuna traccia.