Il 30 gennaio a Roma, al cinema Caravaggio, sarà proiettato gratuitamente il documentario “Può solo andare meglio“, prodotto da Giangi Foschini per Gika Productions e Brandos Film in associazione con Steps 2.0 srl. Il film, diretto da Francesca Della Ragione, racconta la vera storia di Gianmario Bertollo e della sua impresa nel salvare più di 170 famiglie negoziando debiti per oltre 82 milioni di euro.
Di cosa parla “Può solo andare meglio”
Il documentario si basa su dati che evidenziano che in Italia ci sono circa 8 milioni di persone sovraindebitate, e quasi la metà dei suicidi è causata da ragioni economiche. Il rapporto suicidio/tentato suicidio è di 1 a 4, sottolineando l’importanza di affrontare la problematica del sovraindebitamento.
Ambientato nella Piazza degli Scacchi di Marostica, il film racconta la vita di Gianmario Bertollo, un uomo che, nonostante successi personali e professionali, si trova a fronteggiare la malattia rara e costosa di suo figlio, la fine del matrimonio, debiti crescenti, e la perdita della casa di famiglia.
Tuttavia, Bertollo trova la forza di risollevarsi grazie a incontri cruciali e alla “Legge Tre,” creando successivamente una società per aiutare persone in situazioni simili.
Convegno dopo la proiezione
La proiezione gratuita sarà seguita da un incontro che coinvolgerà il Senatore Gianluca Cantalamessa, il dott. Stefano Callipo, il Presidente dell’Osservatorio Violenza e Suicidio, la regista Francesca Della Ragione, il produttore Giangi Foschini e il protagonista Gianmario Bertollo. Durante l’evento, si discuterà dell’importanza di far conoscere la Legge Tre, in vigore da quasi 12 anni, e di sensibilizzare sul tema del sovraindebitamento.
Il documentario offre uno sguardo intimo sulla vita di chi affronta il sovraindebitamento, mostrando che esiste una via legale e pulita per uscirne, a patto di chiedere aiuto. Bertollo, attraverso la sua storia, spera di trasmettere un messaggio di speranza: anche quando si tocca il fondo, c’è sempre la possibilità di risollevarsi e riprendere in mano la propria vita.