Nuovo sciopero del trasporto pubblico, a Roma i lavoratori scendono in piazza e chiedono maggiori tutele
Ospite in collegamento Antonio Amoroso, Segreteria Nazionale “Cub“
Nuovo sciopero del trasporto pubblico oggi: a rischio metro, bus, tram e treni delle principali città italiane, come ovviamente a Roma. I lavoratori sono scesi in piazza per chiedere maggiori tutele: aumento salariale, riduzione delle ore lavorative, più sicurezza e tutela sul posto di lavoro.
Cobas Lavoro Privato, Adl, SGB e CUB Trasporti le principali sigle coinvolte nella mobilitazione: Usb e Associazione Lavoratori Cobas mettono, in cima alla lista, la battaglia contro “ogni forma di limitazione del diritto allo sciopero”, un non troppo velato riferimento alle ultime precettazioni del ministro Salvini. Dal punto di vista economico, fondamentale sarebbe l’aumento dei salari d’ingresso per i neo assunti e uno stop alla privatizzazione del servizio pubblico.
Ne avevamo parlato anche qui: Sciopero dei trasporti
Per ridurre al minimo i disagi per gli utenti e garantire il diritto allo sciopero, Atac ha comunicato ai suoi dipendenti delle disposizioni gestionali. In particolare, oltre a ricordare le fasce di garanzia durante le quali il servizio dovrà essere attivo, è stato spiegato cosa fare prima e dopo lo sciopero.
Il personale di guida dovrà essere presente in servizio almeno 30 minuti prima della fine della protesta. 50 minuti, invece per il personale di guida dei tram. I macchinisti della metro A dovranno farsi trovare in servizio da 30 a 90 minuti prima della conclusione della mobilitazione o dell’inizio delle fasce di garanzie.
Sfortunati, invece, gli addetti della metro B e B1: da 30 a 120 minuti prima. Possono invece arrivare in servizio anche 45 minuti prima i macchinisti della metro C. Per tutti, ovviamente, c’è l’obbligo di completare le corse avviate, anche se queste terminerebbe dopo la fine delle fasce di garanzia.