Il Movimento degli studenti palestinesi lancia sui social la manifestazione per il 27 gennaio, Giorno della memoria, con la frase: “Ciò che è accaduto può ritornare”. La presidente dell’Unione delle Comunità ebraiche risponde: “Siate consapevoli delle responsabilità anche dell’Italia e del fascismo”. Dura la presa di posizione dell’Associazione Setteottobre che in un comunicato scrive: “Nella settimana che culminerà con il Giorno della Memoria, il 27 gennaio, la macchina della propaganda antisemita osa appropriarsi delle parole di Primo Levi, sopravvissuto ad Auschwitz e morto nel 1987, per rovesciare sugli israeliani, attaccati e massacrati in 1400 nelle loro case il 7 ottobre, l’accusa di genocidio. Accade con il manifesto di convocazione a Roma di un corteo pro Palestina per sabato 27 gennaio, firmato dalle sigle degli studenti palestinesi in Italia”. L’Associazione Setteottobre è nata per combattere l’antisemitismo e per difendere i valori democratici dell’Occidente, ritiene che questa appropriazione “non sia né decente né accettabile” e la denuncia come “palese incitamento all’odio antisemita“.