Puntata ricca di argomenti quella andata in onda lunedi 15 gennaio su RadioRoma Television. Ospite di Roberta
Pedrelli, a SportPaper TV, l’ex calciatore di Parma e Milan Alessandro Melli.
Ecco le parole dell’ex azzurro:
Chi vincerà lo scudetto tra Inter e Juventus?
“L’Inter ha una rosa di livello più alto, ma la Juventus ha una sola competizione. Mai fidarsi dei bianconeri, ha la vittoria nel DNA. I nerazzurri devono, per forza di cose, giocarsi lo scudetto con la Juve. Se vuoi vincere il campionato devi combattere con la Vecchia Signora.”
Il Milan ha passato un periodo negativo. Si è parlato di Thiago Motta e Palladino, ma i rossoneri sembrano essere in ripresa. Può essere Ibra, arrivato come tutor, la chiave di svolta?
“Questo non lo so. Bisogna capire dall’interno quale sia il suo ruolo reale. Alla lunga riuscirà a fare qualcosa a livello mentale. Pioli è sempre sulla graticola, ma ha sempre fatto un ottimo lavoro in questi anni, se si fosse chiamato Mourinho non sarebbe stato trattato in questo modo. Altri allenatori fanno meno, ma vengono sempre difesi. Non è riuscito a superare il turno di Champions solamente a causa di un rigore dubbio dato a Parigi. Stefano sta facendo bene.”
Mourinho viene esentato dalla tifoseria. In questo periodo, però viene contestato da una parte, cosa ne pensi del momento della Roma?
“Ci sono allenatori che allenano e altri che gestiscono, credo che Mourinho sia nella seconda categoria. A Milano è riuscito a condurre società e allenamento, ottenendo risultati importanti. A Roma si ritrova nelle medesima situazione. Malgrado questo, a causa di una rosa diversa, non riesce nel proprio intento.”
La vittoria dell’Europa League avrebbe cambiato le cose?
“Portate a casa un trofeo avrebbe cambiato le cose. Lui è un allenatore molto portato per le competizioni europee: aver vinto la Conference e aver raggiunto finale di Europa League lo dimostra.”
Nel pomeriggio di oggi c’è stata un call tra la dirigenza della Roma. Credi che Mourinho ribalterà le sorti della Roma?
“Io credo che il campionato italiano abbia bisogno di un personaggio come Mourinho. È importante avere un allenatore così. Non mi piace il cambio di allenatore, Mourinho ha le capacità per ribaltare, ma bisogna capire le dinamiche interne. Roma è una piazza difficile.”
Juventus e Inter si contendono lo scudetto. Chi ha più necessità di intervenire sul mercato?
“La squadra più completa è l’Inter. Tuttavia, in attacco ci sono delle carenze. Qualora dovesse avere qualche problema Lautaro potrebbero esserci dei problemi; Sanchez, Arnautovic e Thuram non hanno le stesse caratteristiche dell’argentino. La Juventus va bene così, non dovrebbe toccare nulla. Allegri ha amalgamato la squadra nel modo giusto. I bianconeri arriveranno fino in fondo. Molto dipenderà anche dal cammino europeo dell’Inter.”
Come vedi il Napoli?
“Napoli, come Roma, è una piazza complicata. Fare meglio dell’anno scorso era impossibile, qualsiasi allenatore avrebbe fatto meno del precedente. La fine di Garcia era scontata. Mazzarri avrebbe firmato anche in bianco pur di tornare a Napoli, corrisponde al profilo giusto per De Laurentiis.”
Se dovesse vincere la Supercoppa cambierebbe il giudizio su Mazzarri?
“Un trofeo potrebbe cambiare. Al momento, è difficile che vinca la Supercoppa.”
Situazione arbitraggio dei tuoi tempi e quella di oggi?
“Il calcio è cambiato tanto. È difficile fare un paragone. Oggi c’è il VAR, frutto dell’evoluzione di questo sport, che, a mio parere, mette più confusione che ordine. L’arbitro di oggi è come l’arbitro di tennis, guarda dal palco. Ci sono tante dinamiche che il VAR può confondere. Ciononostante, potrebbe essere utile in casi come il fuorigioco.”