I rappresentanti di istituto del Liceo Classico Tasso rispondono alle critiche di alcuni esponenti politici contro la sanzione proposta nei confronti degli studenti che lo scorso 4 dicembre hanno occupato l’istituto per una settimana. “La scuola è un luogo pubblico, condiviso dall’intera comunità che lo frequenta: studenti, docenti, personale Ata. Impedirne la fruizione è un atto illegale – si legge in una nota -. Chi lo ha fatto ne era consapevole, così come era consapevole delle conseguenze, stabilite e pubblicate nel Regolamento di disciplina, alla cui redazione hanno contribuito i rappresentanti delle studentesse e degli studenti nel Consiglio di Istituto”. “Applicare regole redatte democraticamente e condivise non equivale a reprimere, ma a educare. Che 170 (su oltre 1000) tra studentesse e studenti si siano autodenunciati è un portato di questa educazione. Nasce dalla consapevolezza delle proprie scelte, che il Liceo Classico Tasso pone tra gli obiettivi del suo progetto formativo, come il rispetto delle regole democratiche. A questo mirano l’attività didattica curriculare ed extra-curriculare, gli spazi di discussione delle studentesse e degli studenti con le assemblee, il comitato studentesco e le occasioni di confronto attraverso la realizzazione, a spese della scuola, di progetti proposti.