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Non solo Roma – Puntata di Giovedì 11 Gennaio 2024

Non solo Roma con Elisa Mariani – Puntata di Giovedì 11 Gennaio 2024

Direttiva Bolkestein, che cos’è e cosa cambia per ambulanti e balneari

Ospite in collegamento Stefano Fassina, economista e politico

Il 30 dicembre 2023 è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale la legge n. 214/2023 meglio nota come legge annuale per il mercato e la concorrenza 2022. La norma interviene in numerosi settori (energia, trasporti, rifiuti, comunicazioni, alimenti, farmaceutica), tra i quali spicca quello del commercio al dettaglio su area pubblica. Un tema delicato e controverso che dal 2006 ha visto svilupparsi un’articolata serie di norme e pronunce. Ma che cos’è dunque, quella che viene conosciuta come Direttiva Bolkestein?

Si tratta di un atto approvato dalla Commissione europea nel 2006 e recepito nell’ordinamento italiano dal governo Berlusconi, nel 2010. Prende il nome da Frits Bolkestein, allora commissario per la concorrenza e il mercato interno. L’obiettivo della direttiva è favorire la libera circolazione dei servizi e l’abbattimento delle barriere tra i vari Paesi.

E qui arriva il punto in questione: le proteste degli ambulanti che, in realtà, riguardano solo uno dei punti della direttiva e del suo provvedimento di recepimento.  Il punto in questione riguarderebbe l’obbligo di messa al bando delle concessioni in scadenza di spazi pubblici e beni demaniali.

Contro la direttiva, ad esempio, si erano già scagliati qualche anno fa i i titolari di concessioni delle spiagge italiane. Di norma, infatti, molte concessioni venivano rinnovate a scadenza con un accordo diretto pubblico-privato, senza delle vere e proprie gare a cui avessero accesso anche altri operatori.

Dopo la recente sentenza della Corte di Giustizia, che ha sanzionato la pratica del rinnovo automatico delle concessioni, il governo ha deciso di intervenire con un disegno di legge delega approvato dal consiglio dei ministri.

La direttiva Bolkestein prevede, dunque, che siano messe a bando molte concessioni pubbliche e tra queste anche quelle dei commercianti da strada. Ad oggi gli ambulanti chiedono che il governo intervenga direttamente per escludere completamente la categoria dall’obbligo di messa al bando delle concessioni pubbliche che sta alla base della direttiva. Non un rinvio, ma un’esclusione totale della categoria dal perimetro di applicazione della Bolkestein.

Olio contraffatto nei ristoranti del centro, Codici: “Inchiesta sconcertante, messa a rischio la salute dei consumatori”

Ospite in collegamento Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di “Codici”

“Un’indagine che sta portando alla luce una situazione grave e pericolosa”: questo il giudizio dell’associazione Codici in merito all’inchiesta condotta dalla Procura di Roma sulla vendita di olio contraffatto a decine di ristoranti della capitale.

Spacciato per extravergine e venduto a prezzi particolarmente bassi, 3 euro al litro contro una media di 9 euro, in realtà si tratterebbe di olio di semi miscelato con clorofilla e betacarotene per alterarne colore e sapore, così da farlo sembrare simile a quello evo.

“Parliamo di un prodotto simbolo della dieta mediterranea – sottolinea Ivano Giacomelli  – e che rappresenta una garanzia di qualità dei ristoranti che lo utilizzano. Dalle indagini emerge un quadro sconcertante”.

Un laboratorio clandestino avrebbe realizzato un olio contraffatto e adulterato vendendolo ad una cinquantina di ristoranti della capitale, che lo avrebbero acquistato consapevolmente. Un prodotto potenzialmente nocivo per i consumatori.

“Nel rivolgere un plauso agli inquirenti, – ha continuato Giacomelli – ci auguriamo che le indagini vadano fino in fondo e che i responsabili vengano puniti per la tutela dei consumatori e di quelle attività che si comportano correttamente, proteggendo e valorizzando il vero made in Italy”.

I reati contestati sarebbero quelli di contraffazione di sostanze alimentari e ricettazione, mentre i ristoranti coinvolti sarebbero una cinquantina, dal centro storico di Roma fino ad arrivare a Fiumicino ed ai Castelli Romani.

Vedi i dettagli dell’inchiesta: https://www.radioroma.tv/2024/01/02/olio-contraffatto-nei-ristoranti-di-roma/

Dieci curiosità sul mese di gennaio

Ospite in collegamento Cinzia Giorgio, direttrice di “Pink Magazine Italia

Perché gennaio è considerato il mese più interessante dell’anno? Probabilmente perché questo mese mettendo fine all’anno passato, lascia il posto a quello successivo con nuove esperienze. Ma ci sono alcune curiosità sul mese più freddo dell’anno, molte legate anche alla storia.

La prima ad esempio è che l’etimologia della parola “gennaio” deriva dal latino. Il nome del mese deriva dal nome di un dio di origine romana, Giano (latino Ianus). Il dio era rappresentato nei dipinti e statue con due volti che guardano in due direzioni opposte. Ciò significa l’inizio e la fine.

O ancora: un tempo in questo periodo la gente si preparava all’arrivo dei lupi che scendevano vicino alle abitazioni in cerca di cibo. Una tradizione mantenuta dagli anglosassoni, che a gennaio preparano le loro case e i cortili per proteggersi alla discesa dei lupi.

Leggi le altre curiosità qui: https://pinkmagazineitalia.it/rubriche/pink-world/20822/

“Glamping”, la nuova frontiera dell’eco-chic

Il termine Glamping deriva dalla fusione di “glamour” e “camping”, e sta a indicare il nuovissimo trend per le vacanze 2024. È infatti la nuova frontiera delle vacanze eco-chic in cui si coniuga l’amore per il contatto con la natura alla voglia di coccolarsi. Si tratta, in poche parole, di una forma di campeggio in cui vengono forniti i servizi tipici degli alberghi di lusso: piscine, percorsi benessere, ristoranti stellati, etc.

E fu John Stewart, terzo Conte di Atholl, a inventarlo, quando nel XVI secolo organizzò per primo un lussuoso campeggio in Scozia, nelle Highlands in occasione della visita del re Giacomo V.

L’idea fondamentale su cui si basa il glamping è di offrire un luogo in cui rifugiarsi in mezzo al verde, ma senza perdere il comfort di una vacanza in hotel. I turisti dormono a contatto con la natura, ma senza stress (e con meno impatto ambientale).

Infatti, nel glamping è garantito il rispetto per l’ambiente, si sta in mezzo alla natura e si spende meno che in un hotel di lusso. Ma si hanno tutti i comfort. Prima di tutto la tenda è già montata e “arredata” con letti (e non con materassini gonfiabili). Il cambio biancheria è assicurato. Ci sono gli armadi e spesso (ma non sempre) c’è anche il bagno privato.

L’armocromia e il potere dei colori

Armocromia. È ormai all’ordine del giorno organizzare una seduta con un consulente esperto, in grado di analizzare con meticolosa attenzione i colori che più si adattano a noi e valutare in che modo questi possano valorizzarci.

L’armocromia studia le combinazioni di colori, al fine di ottenere una perfetta armonia tra questi. Quindi, in parole povere, l’armocromia suggerisce la palette ideale per perfezionare la nostra immagine, impeccabilmente adattata alle tonalità del viso, della pelle, degli occhi, dei capelli, delle labbra, dell’anima, della mente, del cuore, dei pensieri, delle speranze per un futuro migliore.

L’equilibro creato dalla selezione di colori, migliora sia la percezione che abbiamo di noi stessi, sia quella che gli altri hanno di noi. Dona bagliore alla nostra bellezza, illuminandoci di una naturale lucentezza che ci avvolge.

Gli elementi soggetti al nuovo ordine cromatico sono l’abbigliamento, il make-up, ma anche accessori, gioielli, sciarpe, occhiali, smalto, elastico per i capelli, mollettine, forcine. I colori errati infatti causano l’effetto opposto, ci sminuiscono oscurando la nostra lucentezza.

Basta soffermarsi soltanto un attimo per realizzare quanto e in che modo i colori influenzino la nostra vita, non c’è da sorprendersi dunque che questi abbiano pure la capacità di incidere sul nostro aspetto esteriore.

D’altronde è da secoli che ci si fa rossi dalla vergogna, bianchi dalla paura, verdi dall’invidia, blu dalla fifa e così continuando sulla scala dei colori-sentimenti.

Ma siamo più adatti ai colori caldi, o a quelli freddi? Quale stagione più ci rappresenta? Quante sfumature posso combinare? Domande, queste, a cui l’armocromia potrà senz’altro rispondere.

III Municipio, al via la bonifica del mercato di Val Melaina e l’immobile confiscato alla mafia che diventa progetto sociale

Ospite in collegamento Paolo Marchionne, presidente del III municipio di Roma

Sono circa 50 le tonnellate di rifiuti (di cui il 20% ingombranti) che sono state rimosse dall’area del mercato di Val Melaina, dove è partita ufficialmente la bonifica. Da tempo, infatti, operatori e clienti condividevano lo spazio con questa enorme discarica abusiva denunciando una situazione chiaramente insostenibile.

L’operazione è stata disposta dall’assessora capitolina all’Ambiente, Sabrina Alfonsi, in accordo con il presidente del III municipio, Paolo Marchionne e il direttore generale di Ama, Alessandro Filippi. Un intervento della durata di 4 giorni, con l’impiego di sei operatori e l’utilizzo di un bobcat, un escavatore e un mezzo ragno.

Ma le novità non sono finite: “Stimo procedendo all’acquisizione del mercato e di tutta l’area circostante per procedere finalmente ad una reale riqualificazione – spiega Marchionne -. Una questione che ormai va avanti da 20 anni, ma l’accordo è ormai vicino, penso entro la metà del 2024. Poi potremmo avviare i progetti di rigenerazione urbana che questo pezzo di territorio merita”.

Altra notizia positiva che riguarda il III Municipio è poi quella relativa ad un altro bene confiscato alla criminalità organizzata che diventa ufficialmente un progetto sociale per soggetti fragili.

Succede tra Serpentara e Bufalotta: l’immobile è stato consegnato sei mesi fa e il 10 gennaio è stato inaugurato ufficialmente. “Autonomia e Coabitazione”, questo il nome, si rivolge a persone provenienti dalla strada, in particolare donne. Consegnato dall’Agenzia Nazionale dei Beni Confiscati sei mesi fa, nell’appartamento sono stati eseguiti i lavori di ristrutturazione dall’ente di prossimità e da dicembre ospita tre donne con storie complicate alle spalle.

“È un grande lavoro di squadra – ha aggiunto ancora Marchionne – per ridare nuova vita a un bene confiscato che diventa risorsa per il territorio. In soli sei mesi abbiamo eseguito i lavori di ristrutturazione e da dicembre l’appartamento ospita tre donne con storie complicate che ora possono ricostruirsi un futuro. Così abbiamo dato gambe al nostro progetto sperimentale di coabitazione e inclusione”.

Vedi anche la curiosità del III Municipio: https://www.radioroma.tv/2023/12/18/film-al-iii-un-quartiere-da-oscar/

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