Resta in carcere Giulio Camilli fermato due giorni fa con l’accusa di aver ucciso la moglie a colpi di padella nella loro casa a Sant’Oreste, piccolo comune in provincia di Roma. Il gip ha accolto la richiesta di custodia cautelare in carcere presentata dalla Procura di Tivoli. L’udienza di convalida si è svolta il 4 gennaio e il pastore 73enne, accusato di omicidio aggravato, si è avvalso della facoltà di non rispondere.
Rosetta D’Ascenzo è la prima vittima di femminicidio del 2024. La sera del primo gennaio la donna è arrivata senza vita al pronto soccorso di Civita Castellana, nel Viterbese, portata in auto dal marito che ha raccontato di una caduta accidentale sulle scale di casa dovuta a un malore. Ma quelle ferite sulla testa e sul corpo, secondo i medici, non potevano essere compatibili con un incidente domestico ed è scattato l’allarme. “Ecchimosi a ridosso delle mani, delle gambe, al tronco e agli arti superiori – scrive il gip – con segni addirittura riconducibili a morsi”. Sono state subito avviate indagini dai carabinieri che hanno effettuato un sopralluogo all’interno dell’abitazione della coppia. Gli investigatori hanno isolato tracce di sangue sulla porta di ingresso, su un tubo metallico trovato in cucina, sul frigorifero e anche su una padella che si trovava nel corridoio. Qualche ora più tardi è scattato il decreto di fermo nei confronti del marito, emesso della Procura di Tivoli.