Alla fine per gli appassionati di viaggi che già praticano lo “scambio casa” la celeberrima espressione messicana “Mi casa es tu casa” non è soltanto un modo di dire: da qualche tempo a questa parte “La mia casa è la tua casa” non è solo una forma di accoglienza, estremamente intima e calorosa, che consente di accedere nella sfera più privata e personale della vita familiare ma sembra proprio la nuova frontierà dell’ospitalità turistica.
Se un tempo neppure troppo lontano si andava in vacanza tutti nello stesso periodo (generalmente agosto) e l’unica alternativa era tra l’albergo e la casa di villeggiatura generalmente appannaggio delle persone più facoltose, negli ultimi anni il settore del turismo si è progressivamente evoluto e ha permesso di diversificare le caratteristiche della vacanza e le modalità stessa di accoglienza.
E così mentre in paesi come l’Italia la politica sta ancora discutendo su come normare – e di conseguenza, poi, riuscire a tassare – le piattaforme come Airbnb che hanno letteralmente stravolto le regole del mercato dei cosiddetti affitti brevi, all’estero l’ultima novità sembra ripescare dal passato l’antica prassi del baratto che è, un po’, il concetto è alla base dei viaggi e delle vacanze con la formula dello “scambio casa”: in questa pratica, le persone offrono la propria abitazione per un soggiorno concordato e, in cambio, ricevono l’opportunità di soggiornare nell’abitazione dell’altra parte, sia contemporaneamente che in periodi diversi. Nessun affitto da pagare né alcun scambio di denaro, dunque… nesuna tassa!
Il femomeno, che in Italia è sbarcato da relativamente poco tempo, altrove è già esploso e par di capire che abbia risentito di una serie di fattori contestuali che negli ultimi anni hanno cambiato abitudini (e finanze) degli utenti: basti pensare che nel 2022 la piattaforma leader del settore, HomeExchange, ha registrato 3,7 milioni di pernottamenti, superando addirittura i numeri pre-Covid del 2019 (3,3 milioni).
Le ragioni di questo successo sono attribuite a motivazioni sociali, culturali ed economiche. Molti per esempio praticano lo scambio casa per immergersi nella cultura locale, conoscere gli stili di vita delle persone e ampliare le relazioni sociali internazionali: anche perchè lo scambio casa non riguarda solo l’utilizzo gratuito delle dimore altrui ma implica anche una serie di relazioni che coinvolgono la sfera familiare e poi delle amicizie. La pratica infatti viene descritta come un modo per viaggiare in modo sostenibile, con un impatto minimo sui territori visitati, utilizzando le strutture private già esistenti.
Le piattaforme di scambio casa richiedono la registrazione degli utenti, che include informazioni sulla tipologia familiare, interessi, esperienze e stile di vita, nonché la tipologia di casa offerta. Gli utenti possono quindi cercare alloggi disponibili in base alla destinazione desiderata e mettersi in contatto con gli altri proprietari per organizzare gli scambi.
Alcune pratiche comuni includono il divieto assoluto di monetizzazione degli scambi e la reciprocità, ossia lo scambio deve avvenire esclusivamente tra le due parti coinvolte. Alcune piattaforme utilizzano un sistema di punti che gli utenti possono guadagnare offrendo la propria abitazione e spendere liberamente su altre abitazioni presenti sulla piattaforma.
Il successo di queste piattaforme è evidenziato anche da un aumento dei prezzi nel settore turistico tradizionale e dall’emergere di tendenze come viaggi motivazionali, viaggi in famiglia ed esperienze culturali approfondite.
Tra le piattaforme di scambio casa più importanti a livello mondiale, oltre alla già citata “HomeExchange” che conta 125 mila membri in oltre 130 paesi, con l’Italia che rappresenta il quarto mercato per importanza, esistono anche altre piattaforme come HomeLink International, anch’essa attiva dal 1953, che opera in 27 Paesi per un settore che promette di svilupparsi vorticosamente nei prossimi anni.
Ma chi può praticare questa forma di turismo così innovativa? E, soprattutto, quanto è sicura e soddisfacente? Chi tutela i diritti di locatori e locatari? Di questi argomenti Claudio Micalizio parla con Isabella Polini, portavoce per l’Italia di e tra i principali esperti del settore, ospite della puntata odierna di Extra.