Via libera al biodigestore di Casal Selce, ma i comitati dicono “no” e continuano le proteste
Ospite in studio Daniele Amatizi, portavoce “Consorzio Quarto Santa Lucia“
Il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, nonché Commissario straordinario per il Giubileo, tira dritto sugli impianti per smaltire i rifiuti ignorando le proteste che arrivano dal territorio e che scuotono oramai da settimane la sua stessa maggioranza.
Il 29 settembre è stato adottato, tramite ordinanza, il Puar (Provvedimento autorizzatorio unico regionale) per la realizzazione del biodigestore di via di Casal Selce, uno degli impianti previsti nel piano del Campidoglio per la lavorazione della frazione organica, che comprende la Via (Valutazione di impatto ambientale) e l’Aia (Autorizzazione integrata ambientale).
In totale sono due gli impianti in programma per trattare l’umido. L’altro, gemello, pensato per trattare la stessa quantità di rifiuti, si trova a Cesano.
Un progetto a cui si oppongono con forza non solo cittadini, comitati e associazioni, ma che sembra stia scuotendo anche il versante politico con una maggioranza sempre più fiacca.
Le proteste dei territori vanno avanti ormai da settimane: comitati di quartiere e associazioni che si affidano ad avvocati per trovare qualche via legale in grado di bloccare, almeno temporaneamente, le procedure.
L’ultima novità qualche giorno fa con il parere positivo del parlamentino di via Aurelia alla proposta di bilancio di previsione 2024-2026, che contiene anche il finanziamento di 47.160.000 euro, con fondi del Pnrr, per costruire l’impianto.
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