Colpita con pallini di gomma sparati in classe e ripresa con i cellulari, divenne suo bersaglio dei suoi studenti, e protagonista di un caso mediatico. Oggi Maria Cristina Finatti, docente di scienze allʼistituto “Viola Marchesini” di Rovigo, è decisa ad andare avanti con la querela nei confronti dei tre 15enni responsabili del gesto.
L’opinione pubblica si è espressa a riguardo, anche Rush in Punto di Rottura, ha deciso di affrontare l’argomento lasciandosi andare con il suo punto di vista. Come dice il conduttore siamo stati tutti ragazzi, ma oggi la questione sta sfuggendo di mano, c’è sempre meno rispetto della professione da docente, ci vorrebbe più potere che ad oggi questi ultimi non hanno. Anzi, spesso proprio i genitori sono quelli che inveiscono per cercare di prendere le difese dei ragazzi, non calcolando che cosi facendo non fanno del bene ma al al contrario, peggiorano la situazione.
Dovremmo smettere “in percentuale” di ridere quando sentiamo i nostri figli raccontare episodi accaduti in classe, che li vedono protagonisti come bulli, ma intervenire con una punizione esemplare. Ogni di noi è libero di educare i propri figli come meglio crede e questo è ovvio, ma esiste sempre e solo un limiti che non andrebbe mai superato.