Roma si prepara all’ennesimo sciopero. Questa volta non sono interessati i trasporti ma la sanità, quindi chi ha in programma un esame o una visita in ospedale dovrà attendere ancora. «La sanità non si vende, si difende»: con questo slogan, due sigle sindacali, l’Anaao Assomed (Associazione nazionale aiuti e assistenti ospedalieri) e la Cimo (Coordinamento italiano medici ospedalieri) hanno infatti indetto per domani, 5 novembre, uno sciopero nazionale di 24 ore. Garantiti i servizi in emergenza, ma salteranno appunto visite, esami ed interventi. E poi c’è l’appuntamento per un sit in a piazza Santi Apostoli alle 11,30. Le ragioni che hanno portato i camici bianchi a incrociare le braccia non riguardano solo il trattamento economico, ma anche le condizioni di lavoro e le scelte del governo, giudicate errate e disincentivanti. Ora si attende una risposta dall’esecutivo Meloni e dal Ministero della Salute.