A The Passenger viaggiamo all’interno di una delle comunità straniere più presenti sul suolo romano: quella bangladese.
Sono più di 152.000 i bengalesi residenti nel nostro Paese, 28.000 di loro vivono a Roma rendendo la Capitale la città preferita da questa comunità su tutto il suolo europeo.
E allora cerchiamo di capire perché amano così tanto l’Italia e soprattutto se si sentono integrati o meno nel nostro tessuto sociale. Iniziamo però con un excursus storico sulla storia recente del Bangladesh, che ha raggiunto l’indipendenza nel 1971 dopo un lungo periodo di dominazione britannica e dopo essersi distaccato dal Pakistan. Prima infatti la regione del Bengala rientrava nel Pakistan decolonizzato e veniva chiamato anche Pakistan orientale.
La lontananza dal potere centrale di Islamabad e le vessazioni ai bengalesi hanno portato però alla lotta per l’indipendenza del Bangladesh come lo conosciamo oggi.
Chiariti la storia e il simbolismo della bandiera bengalina entriamo nel vivo della comunità italiana e romana iniziando con un’intervista in esclusiva a Monirul Islam, l’ambasciatore della Repubblica del Bangladesh in Italia.
Con lui si è parlato di integrazione, di amicizia tra il popolo italiano e quello del Bangladesh, ma anche di cucina, di sport e di istruzione.
In particolare ci ha raccontato un aneddoto interessante sull’amore dei bengalesi per la nazionale argentina di calcio.
A The Passenger l’amore dei bengalesi per la nazionale argentina
L’ultimo mondiale ha fatto letteralmente esplodere di gioia il Bangladesh per via della vittoria dell’Argentina. Monirul Islam ci ha spiegato perché questo amore a migliaia di km di distanza. Un amore fomentato da Maradona e dal suo spirito libero che ha acceso la fantasia di un intero popolo quale quello bengalese.
E poi continuiamo con gli ospiti con Phaim Bhuiyan, regista e attore del film Bangla e dell’omonima serie fruibile su RaiPlay. Con Bhuiyan parliamo di come la cinematografia possa aiutare al processo di integrazione. Il regista ci dà poi qualche chicca sulla sua vita da Romano di origini bengalesi così da capire anche questo peculiare punto di vista.
Spazio poi allo sport preferito dai bengalesi con l’intervista a Leandro, D.S del Roma Capannelle Cricket Club, una squadra in cui si respira multiculturalità e voglia di integrazione tramite lo sport, quello sano.
Assaggiamo dunque la cucina tipica del Bangladesh da Khan, ristorante noto all’interno della comunità bengalese poiché prepara i suoi piatti con le tipiche ricette del Bangladesh. Dal Chicken Byrani, fino al Naan, la tradizione culinaria bangladese è vastissima e variegata.
Dove prendono le materie prime per cucinare questi piatti? Incredibile, ma vero, nel cuore di Roma a Piazza Vittorio c’è un mercato bengalese dove si possono acquistare alimenti provenienti dal Bangladesh. Probabilmente un unicum europeo quello di questo mercato meraviglioso che ci fa scordare per un attimo di stare nella Capitale italiana.
E allora cerchiamo di conoscere da vicino anche quelle che sono le attività commerciali dei bengalesi in Italia. Ci concentriamo sul quadrante sud della Città Eterna che ha un’alta concentrazione di bangladesi.
Entriamo allora nei minimarket più famosi tra i giovani come “Bangla”, tanto famosi da dedicare loro anche un’app per ricercarli. Non solo ci andiamo anche a tagliare i capelli da Zakir a Via Ambrosini, o da Naim in zona San Paolo. Tagli perfetti, con annesso massaggio bangladese alla testa, al collo e alle spalle per uscire da lì rigenerati.
Insomma, a The Passenger conosciamo questa comunità a 360 gradi così da facilitarne l’integrazione e in modo tale da promuovere l’amicizia tra l’Italia e il Bangladesh.
Appuntamento con The Passenger al prossimo martedì quando Andrea Candelaresi racconterà la vastissima comunità peruviana residente in Italia in un periodo storico non proprio semplice per il Perù.