L’Appia Antica a Roma custodisce gelosamente un prezioso retaggio, l’ultima eredità rimasta dell’indimenticabile Gina Lollobrigida. Una sontuosa dimora di 900 mq, con parco esclusivo e piscina, stimata intorno ai 6 milioni di euro, è finalmente ritornata nelle mani degli eredi dopo un periodo di dissequestro tumultuoso.
Ma dietro questa residenza di lusso si cela una storia intricata di inganni e discordie familiari, culminata nella condanna di Andrea Piazzolla, il factotum della celebre attrice.
La villa lussuosa di Gina Lollobrigida
Il rifugio di Gina Lollobrigida è un autentico monumento agli anni d’oro dell’attrice. Un’imponente struttura di quasi mille metri quadri immersa in un rigoglioso parco con una piscina accogliente, testimone di epoche passate.
Negli anni, la villa ha accolto volti illustri, immortalati nelle fotografie che adornano le sue pareti. Da Indira Gandhi a Fidel Castro, da Maria Callas a Liza Minnelli, la raccolta di immagini abbraccia il globo e il passare del tempo, catturando volti che hanno plasmato la storia.
Le foto della diva, esposte anche al Museo Carnavalet di Parigi, testimoniano la sua maestria nel catturare attimi unici, guadagnandosi paragoni con maestri del calibro di Henri Cartier Bresson.
La diatriba familiare
Tuttavia, dietro questa oasi di arte e cultura, si cela una complessa vicenda familiare. Nel 2016, con una richiesta di sfratto esecutivo, Gina Lollobrigida ha segnato la frattura con la sua famiglia, decidendo di allontanare la nuora e il nipote dalla villa.
Questo episodio ha segnato l’inizio di una spirale legale che ha portato alla condanna di Andrea Piazzolla, il factotum accusato di far sparire milioni di euro, sfruttando la vulnerabilità della diva.
Il futuro del patrimonio
Con la condanna di Piazzolla, la villa è finalmente stata dissequestrata, ma il futuro rimane incerto. L’ex segretario, ora anche erede, potrebbe trovarsi a gestire la sua parte di patrimonio, nonostante il debito con le parti civili.
Il figlio, Milko Skofic, intende intraprendere ulteriori azioni legali per garantire che la condanna rifletta sull’indegnità di Piazzolla nel succedere.