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Avvocato Valeria Graziussi, Area Legale Codacons, A Non Solo Roma – 27/09/2023

PATTO ANTI-INFLAZIONE, DAL 1 OTTOBRE AL 31 DICEMBRE IL PANIERE DEI PREZZI CALMIERATI

Ospite in collegamento avv. Valeria Graziussi, area legale Codacons

Sarà firmato il 28 settembre il patto sul trimestre anti inflazione, che prevede di offrire dal primo ottobre al 31 dicembre un paniere di prodotti a prezzi ribassati o calmierati, nel rispetto della libertà di impresa e delle strategie di mercato delle aziende. Per la firma a Palazzo Chigi saranno presenti la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, insieme alle associazioni della distribuzione, del commercio e dell’industria del largo consumo.

Ma ci sono già polemiche in atto da parte di chi ritiene la misura insufficiente: “Il patto anti-inflazione del Governo rischia di essere un flop e di non apportare reali benefici alle famiglie italiane” ha affermato il Codacons.

“A pochi giorni dall’avvio del paniere nessuno sa quali prodotti saranno inseriti al suo interno e soprattutto l’entità degli sconti – spiega Valeria Graziussi – I consumatori sono stati tenuti del tutto fuori dal patto, e nulla si dice circa i controlli sul rispetto dell’accordo che la logica vorrebbe fossero attribuiti alle associazioni dei consumatori. L’industria, poi, non ha preso alcun impegno concreto, limitandosi alla promessa di rivolgere un invito generico ai propri associati affinché aderiscano al paniere, scegliendo però in totale autonomia i prodotti da scontare e l’entità dei ribassi”.

C’è anche la questione caro carburanti, secondo il Codacons il bonus carburanti è una “goccia nel mare”: “Ai livelli attuali il caro-carburanti determina un conto per le tasche degli italiani da complessivi 14,7 miliardi di euro a titolo di maggiori spese, tra costi diretti e indiretti. Lo afferma il Codacons, che ha realizzato oggi uno studio per capire come l’escalation dei listini di benzina e gasolio si ripercuota sulle famiglie” ha affermato l’Associazione dei consumatori.

A partire dal mese di maggio i prezzi dei carburanti hanno subito in Italia una salita costante al punto che oggi, basandosi sui dati settimanali ufficiali forniti dal Mase, la benzina registra un incremento del +10,5% rispetto ai prezzi medi di 4 mesi fa, mentre il gasolio è aumentato addirittura del +16,6% – analizza il Codacons – Questo significa che da quando è iniziata la curva crescente dei listini alla pompa, un pieno di benzina costa oggi agli automobilisti 9,5 euro in più, pari ad una maggiore spesa da +228 euro all’anno a famiglia ipotizzando due pieni al mese ad automobile, mentre per un pieno di gasolio la maggiore spesa raggiunge quota 13,7 euro, ossia +329 euro all’anno a famiglia.

In Italia, in base all’ultimo dato Unrae, circolano 39.272.000 autovetture, ossia in media 1,5 automobili a famiglia residente – aggiunge il Codacons – Facendo una media tra benzina e gasolio, ai listini attuali le famiglie italiane si ritrovano a spendere complessivamente 10.777.950.000 di euro in più su base annua solo per i rifornimenti di carburante ai distributori. Per le casse statali si tratta di un maggiore guadagno da circa +5,6 miliardi di euro all’anno a titolo di Iva e accise, considerato che su ogni litro di benzina paghiamo oggi il 54,5% di tasse, 50,1% sul gasolio.

I rincari dei carburanti, tuttavia, non si avvertono solo alla pompa, ma hanno effetti diretti sui prezzi dei prodotti trasportati – che rappresentano l’88% della merce venduta in Italia – con un incidenza fino allo 0,6% sui listini finali dei beni venduti sugli scaffali di negozi e supermercati. Un ulteriore aggravio di spesa da oltre 3,9 miliardi di euro all’anno per le famiglie italiane – calcola il Codacons.

Tra costi diretti e indiretti, e ai livelli attuali dei listini alla pompa, la maggiore spesa in capo agli italiani determinata dal caro-carburanti raggiunge quindi quota 14,7 miliardi di euro in un anno, conto che potrebbe aggravarsi qualora i prezzi di benzina e gasolio dovessero continuare a crescere.

“A fronte di tali dati, il bonus benzina da 80 euro che il Governo vorrebbe riconoscere a 1,3 milioni di famiglie appare una goccia nel mare – denuncia il Codacons – Un aiuto da complessivi 104 milioni di euro che rappresenta appena lo 0,7% della stangata che gli italiani stanno subendo a causa dell’impennata dei carburanti. Un bonus inutile e immorale, se si considera che lo Stato sta registrando incassi record grazie al caro-benzina, e dispone ora di mezzi e risorse per intervenire sulle accise ottenendo un effetto calmierante non solo sui prezzi alla pompa, ma sui listini di tutti i prodotti venduti in Italia”.

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