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Non solo Roma – Puntata di Mercoledì 06 Settembre 2023

Non solo Roma con Elisa Mariani – Puntata di Mercoledì 06 Settembre 2023

“MACCARESE, UN ALLEVAMENTO SOSTENIBILE”: L’EVENTO ALLE PORTE DI ROMA VENERDì  8 SETTEMBRE

Ospite in collegamento Claudio Destro, Presidente Polo Formazione per lo sviluppo agro-zootecnico

Precision farming, impianti a biogas, modello gestionale etico, completa integrazione all’interno del tessuto urbano, impegno nella riqualificazione e promozione del territorio: sono solo alcuni degli aspetti che rendono quello di Maccarese un allevamento sostenibile.

Tra i primi produttori di latte in Italia, leader nazionale della coltivazione delle mandorle, polo di formazione per lo sviluppo agro zootecnico – con docenti provenienti da tutto il mondo – e modello di riferimento per le tecniche d’avanguardia, l’economia circolare, il benessere animale e il welfare aziendale, con una media d’età dei dipendenti di 38 anni: la storia dell’azienda agricola Maccarese è costellata di primati ed è legata a filo doppio alla nascita del borgo stesso, alla sua riqualificazione e alla tutela di quattro oasi ora gestite dal WWF. Non a caso, infatti, dall’estate 2021, Maccarese Spa ha adottato lo status di “Società Benefit”, ovvero che opera in modo responsabile, sostenibile e trasparente.

Ultima azione di un programma fitto di interventi e investimenti mirati al continuo miglioramento delle condizioni di benessere, sia degli animali sia dei lavoratori, è la costruzione di una innovativa e ultratecnologica sala mungitura, definita tecnicamente “a giostra”, che verrà inaugurata venerdì 8 settembre 2023in occasione dell’evento: “Maccarese, un allevamento sostenibile”, alla presenza delle principali istituzioni legate al territorio e al mondo dell’agricoltura e della zootecnia.

Il progetto di realizzazione del nuovo centro di mungitura rotativo si è concluso a dicembre 2022. L’obiettivo principale dietro la costruzione di questo impianto – moderno e tecnologico – è il miglioramento del benessere degli animali e dei lavoratori, nel pieno rispetto della routine giornaliera delle bovine.

Mediamente, nell’arco di una giornata, una bovina riposa dodici ore, spende circa quattro ore e mezza mangiando e altrettante stando in piedi, tra le cuccette, i corridoi e in prossimità degli abbeveratoi. Facendo la somma, restano circa tre ore al giorno per la mungitura, compresi i tempi di trasferimento da e per la sala mungitura e il tempo trascorso in sala di attesa.

È molto importante considerare questo aspetto, perché quando si dilatano i tempi di mungitura, le bovine tendono a ridurre i tempi di riposo, con effetti negativi sulla produzione di latte e sullo stato di salute.

Sulla base di queste considerazioni, l’impianto a giostra è il sistema che consente una mungitura molto più veloce e, soprattutto, autonoma e volontaria. Infatti, in questa sala è l’animale che si muove portandosi di fronte all’operatore – che rimane stazionario – a differenza di quanto succede negli impianti a spina di pesce o paralleli. Questo riduce di molto lo stress sia degli operatori che degli animali. Una mungitura più veloce, inoltre, permette di ridurre il tempo in cui gli animali rimangono al di fuori della stalla e, quindi, il tempo in cui rimangono lontani dalla possibilità di riposare, alimentarsi e interagire con gli altri animali. In aggiunta, la maggior velocità di mungitura consentirà di risparmiare in un anno circa 29.000 Kw rispetto ad un tradizionale impianto rotativo.

Il nuovo impianto è dotato di alti livelli tecnologici che consentono di monitorare la quantità e la qualità del latte (grasso e proteina) per singolo capo, in ogni mungitura; inoltre,ogni bovina è dotata di un pedometro o di un collare che consentono di monitorare il livello di attività (indicatore di calore), i tempi di riposo e di ingestione. Tutti questi dati a disposizione degli operatori permettono di anticipare eventuali problemi, al fine di evitare stati di malessere che potrebbero portare alla manifestazione di eventuali patologie (questo ha riflessi positivi, perché determina unminor consumo di antibiotici).La tecnologia installata consente, inoltre, di aumentare il grado salubrità e sicurezza del latte prodotto,rappresentando un’ulteriore garanzia per il consumatore, in aggiunta a tutti i controlli che vengono eseguiti lungo la filiera.

Particolare attenzione è stata posta all’ambiente di lavoro, dove è continua l’interazione uomo – animale.  Partendo dal presupposto che la tecnologia applicata in azienda debba supportare e non sostituire l’uomo, Maccarese ha dotato il nuovo impianto di mungitura di due robot, uno all’ingresso per la pulizia della mammella degli animali e uno all’uscita, per la disinfezione dei capezzoli. Questo ha consentito la riduzione del 45% dell’operosità manuale degli operatori, rispetto alla mungitura tradizionale.

In conclusione, l’investimento per la realizzazione del nuovo impianto a giostra ha permesso all’azienda di migliorare lo stato di comfort degli operatori e degli animali e ottenere, quindi, una maggiore efficienza del complesso processo produttivo di latte fresco alimentare di alta qualità.

Infine, la scelta di un impianto avveniristico, realizzato completamente in acciaio Inox a bassissimi consumi elettrici, è un ulteriore passo verso l’idea di sostenibilità da sempre ricercata dall’azienda Maccarese.

“INS… IEME PER L’ARTE”: NELLA CAPITALE LA MOSTRA CON I 18 CAPOLAVORI DELL’EPOCA FUTURISTA RESTAURATI E RIPORTATI ALLO SPLENDORE

Ospite in collegamento Luisa Pagot, Presidente del Consorzio Italia net services

Restaurati 18 capolavori futuristi di Balla, Bacci Baccio, Boccioni, Bruschetti, Di Bosso, Farfa, Fillia, Menin, Molinari e Prampolini. Le opere saranno esposte l’11 settembre 2023 presso la Galleria Nazionale D’Arte Moderna di Roma, grazie all’iniziativa “INS…ieme per l’arte”, il primo evento di mecenatismo organizzato dal “Consorzio Italia Net Services S.p.A.”.

L’arte è per noi inseparabile dalla vita, diceva Tommaso Marinetti ed è per questo che Italia Net Services S.p.A., Consorzio italiano di dodici aziende nel settore delle TLC, ha deciso di investire in arte perché insieme alla cultura sono le fondamenta della nostra identità italiana –ha sottolineato Luisa Pagot –
Il nostro obiettivo è preservare il patrimonio culturale italiano rendendolo fruibile alle persone. La cultura ci salverà, la bellezza ci salverà.
L’arte, con la sua straordinaria capacità di comunicare senza l’utilizzo di parole, infatti, dev’essere un ponte tra gli esseri umani, travalicando le barriere culturali e sociali. In questo contesto, restituire la cultura e l’arte alle persone, ha ispirato la nascita de “INS…ieme per l’arte”, nel quale saranno in mostra diciotto capolavori restaurati del periodo futurista che si sveleranno in tutto il loro splendore”.

“L’arte e la cultura costituiscono le radici della nostra identità italiana – ha proseguito Luisa Pagot – ed è quindi imperativo preservare l’immenso e inestimabile patrimonio artistico e culturale, il più preminente a livello mondiale. Altrettanto importante è rendere possibile il suo accesso e la sua fruizione da parte di tutti. INS, composto da dodici aziende specializzate nell’ambito delle telecomunicazioni dislocate sul territorio italiano, ha a cuore la tutela e la promozione delle bellezze artistiche del nostro Paese. Pertanto abbiamo deciso di sostenere e investire in questo settore e l’evento organizzato è il risultato tangibile di questo nostro impegno. Un progetto realizzato grazie alla preziosa collaborazione della Galleria Nazionale D’Arte Moderna di Roma”.

La manifestazione avrà inizio con una breve introduzione della mostra e della filosofia che ha ispirato il progetto di restauro delle 18 opere del periodo futurista, realizzato sotto la guida della direttrice della Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, la dottoressa Cristiana Collu e della Presidente di Italia Net Services, la dottoressa Luisa Pagot. Seguirà la proiezione del video che documenta il processo di restauro delle opere d’arte, offrendo un’opportunità unica di comprendere il lavoro svolto dietro le quinte. La serata vedrà inoltre l’intervento del Sottosegretario del Ministero della Cultura l’Onorevole Vittorio Sgarbi. Successivamente, i partecipanti avranno l’opportunità di prendere parte a una visita guidata del Museo, approfondendo la loro conoscenza delle opere esposte, prima di concludere la serata in un’atmosfera conviviale presso gli spazi accoglienti del Caffè delle Arti.

“La restituzione della cultura e dell’arte alle persone è essenziale, perché, parafrasando Jeremy Rifkin, la cultura viene a monte dei mercati e dei governi. – spiega ancora la Pagot – L’evento sarà inoltre l’occasione per festeggiare, con due anni di ritardo rispetto al 2021, a causa delle restrizioni della pandemia da Covid 19, il ventennale della costituzione del Consorzio”.

Italia Net Services, nata nel 2001, è il primo “raggruppamento consortile” in ambito di servizi di installazione e manutenzione per le telecomunicazioni in Italia. Un contesto, oltretutto, che vanta un unicum avendo al vertice una donna e un personale prevalentemente femminile.

“Abbiamo voluto festeggiare questo importante traguardo sostenendo il restauro di 18 opere del periodo futurista. Un progetto nato dalla volontà di tutelare l’eredità artistica del nostro Paese, rendendo omaggio alla bellezza e alla creatività che contraddistingue la cultura e la ricchezza della nostra nazione”, ha concluso la Pagot.

 

PEPPINO GAGLIARDI, “L’ETERNO SECONDO” CHE CI HA LASCIATO UN’EREDITà MUSICALE INCREDIBILE

Ospite in collegamento Francesco Troncarelli, giornalista ed esperto di musica

Ci ha lasciato lo scorso 9 agosto, a 83 anni dopo una fulminante malattia, Peppino Gagliardi. Un artista dall’incredibile garbo e saggezza, come dimostravano le pillole quotidiane che dispensava ai fans sulle sue pagine social.

Poesia e musica scorrevano nel sangue di Gagliardi, napoletano verace, che ci ha lasciato un’eredità musicale incredibile. “È vero, era un napoletano verace, – ha detto Francesco Troncarelli – figlio di una terra che ha la poesia e la musica nel sangue e perciò oltre l’affetto e gli applausi di chi l’ha sempre seguito chiamandolo giustamente Maestro, non ha ricevuto attestati di sorta a coronamento di una vita per l’arte”.

“Un interprete che entrava con la sua personalità nelle canzoni, – ha continuato Troncarelli – le assaporava, le viveva facendole sue e dandogli un’anima.
Sino a farne tanti atti unici grazie a un carisma eccezionale e una voce particolare, nasale e pastosa al tempo stesso, un timbro forte e impulsivo che ti entra dentro e ti scuote.
Come quando nel ’63 balzò all’attenzione generale con “T’amo e t’amerò” dopo anni di gavetta nei night, nelle feste di rione e nei matrimoni, percorso obbligato per affinare la propria passione e farla diventare mestiere”.

E furono le Canzonissime, i Dischi per l’estate, i Sanremo (dove purtroppo viene ricordato come l’eterno secondo), i successi a raffica di una stagione irripetibile con brani come “Se tu non fossi qui”, “Settembre”, “Gocce di mare”, “Come un ragazzino, “Come le viole”, che Giuliano Palma & the Bluebeaters ripresero anni fa rilanciandola in versione Ska.

Ma è forse una canzone più di tutte ad aver lasciato letteralmente il segno: “Che vuole questa musica stasera” che, come ha scoperto lo stesso Troncraelli, è stato il pezzo più usato come colonna sonora in film italiani ma anche stranieri.  “La canzone firmata dal grande Roberto Murolo e da Gaetano Amendola, paroliere storico di Peppino e che originariamente era stata presentata nel ’67 al Festival delle Rose, kermesse musicale romana molto popolare in quegli anni, è il brano italiano più utilizzato nei film. Un record imbattutto sino ad ora. – ha concluso Troncarelli – Sono sette le pellicole che lo annoverano nelle loro colonne sonore a cominciare, citando a caso, da “La prima notte di quiete” con Alain Delon per proseguire con “Profumo di donna” con Gassman con “Lo spietato” con Scamarcio e soprattutto con la produzione internazionale di “The man from UNCLE” che gli ha dato una risonanza mondiale con tanto di exploit nelle classifiche di Stati Uniti, Inghilterra e Giappone”.

 

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