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Aperto per Ferie – Puntata di Giovedì 24 Agosto 2023

Aperto per Ferie con Elisa Mariani – Puntata di Giovedì 24 Agosto 2023

IN VACANZA DA SOLI, MA MAI SENZA SMARTPHONE: SIAMO IN GRADO DI APPLICARE (DAVVERO) LA DIGITAL DETOX?

Ospite in collegamento Michele D’Acunto, psicologo e psicoterapeuta

Vacanze estive quasi giunte al termine, ma c’è chi ancora decide di godersi gli ultimi scampoli d’estate al mare, in montagna, nella natura. Insomma, va bene qualsiasi meta purché sia un modo per fuggire dallo stress lavorativo e dagli impegni giornalieri. Ma c’è qualcosa da cui proprio non riusciamo a staccarci: lo smartphone. Foto di vacanze, di paesaggi, di piatti gustosi e selfie: durante i mesi estivi i social sono praticamente tappezzati di ogni immagine possibile che dimostri che ci stiamo divertendo.

Ma è davvero così? Chi decide di partire da solo, ad esempio, è davvero solo? L’animale sociale ecco che diventa animale social: foto, video, post. Dunque, siamo ancora in grado di fare qualcosa senza i nostri dispositivi? “Si sente continuamente la necessità di mostrare ciò che facciamo – ha spiegato Michele D’Acunto – in una continua ossessione di dimostrare che siamo felici. Ma è in realtà una felicità apparente, molti infatti quando tornano dalle vacanze non sanno raccontare dal punto di vista emotivo cosa hanno provato come si faceva tempo fa per esempio. Fare foto e video, infatti, ci distoglie dal capire cosa stiamo provando in quel momento”.

Gli smartphone hanno portato innumerevoli vantaggi dal punto di vista della connessione, ma è corretto dire stiamo perdendo la connessione più importante, quella con noi stessi? “È più che corretto purtroppo – ha continuato D’Acunto – e senza fare distinzioni di generazioni. Potremmo pensare che quelli più esposti sono i cosiddetti nativi digitali, le nuove generazioni. Non è così:  anche la fascia degli adulti è totalmente assorbita da questo mondo, alcune volte in misura maggiore. È necessario riprenderci la nostra dimensione e ricordare che certi momenti sono vissuti meglio nella nostra memoria che sullo schermo di un telefono”.

In questo senso, allora, è apparsa geniale l’idea di un giovanissimo sardo: arrivi in vacanza e la prima cosa che fai è depositaretelefono in una cassetta di sicurezza. Poi ti immergi nella natura, e per due giorni fai avventure. Kayak, trekking, sup, yoga, meditazione, corsi di cucina e di argilla. C’è di più: ti disconnetti per intraprendere un percorso di benessere digitale, dove impari un uso consapevole del telefono. La cosa curiosa? L’idea del primo tour operator europeo, completamente dedicato al digital detox, è di un ragazzo di 29 anni. Lui è Gavino Puggioni e la sua impresa si chiama Logout Livenow. Gavino è tornato ad Alghero, in Sardegna, dopo anni passati all’estero e ha deciso di promuovere vacanze in mezzo alla natura in cui ci si sconnette da tutto.

L’idea è nata dopo un viaggio in solitaria di 40 giorni tra Cuba e la Colombia. Dopo una settimana gli rubano tutto, portafogli e carte. Quella che sembrava una disavventura diventa invece un’opportunità. Gavino si fa mandare qualche soldo dalla famiglia. Non recupera la connessione e scopre il senso del viaggio. Si riconnette con la natura e con gli altri. Torna con una consapevolezza: l’iperconnessione ci sta facendo del male. Decide di cambiare e di trasformare questa esperienza in un format per tutti. Diventa Coach di benessere digitale. Rientra nella sua Sardegna e avvia Logout Livenow all’inizio del 2020: con 10mila euro e due soci: il fratello Giuliano, 31 anni, e Davide Dal Maso, 27 anni, docente e coach di social media marketing. «Il nostro obiettivo non è abbandonare la tecnologia, ma usarla in modo consapevole e limitare le ore di connessione durante il giorno».

METEO, COSA CI ASPETTA PER SETTEMBRE?

Ospite in collegamento Mario Giuliacci, metereologo

Siamo nel pieno di una nuova ondata di caldo intenso che porta in alto le temperature in tutta Italia e che, in base alle ultime previsioni, finirà presto. Ma cosa succederà dopo? A fornire le proiezioni del meteo che verrà sono gli esperti del colonnello Mario Giuliacci che partono dalla fotografia della situazione in essere in questo momento: siamo alle prese con “temperature anche di 8-10 gradi al di sopra delle medie stagionali” ma c’è una “buona notizia”, ossia è che il caldo intenso sta per finire. “La data della svolta” è fissata per domenica 27 agosto, si legge su meteogiuliacci.it, grazie alle correnti atlantiche che “porteranno al Nord numerosi temporali e un brusco crollo termico”. Da lunedì 28 e martedì 29 il fresco si propagherà anche al resto d’Italia.

Insomma, il caldo intenso sarà archiviato definitivamente per questa estate? Dipende. “I modelli previsionali non sembrano avere dubbi: l’improvvisa irruzione delle fresche correnti atlantiche garantirà una parte centrale della prossima settimana con temperature piacevoli, in generale tipiche di inizio settembre, e porterà quindi un brusco stop dell’estate”, ma è difficile dire se sarà uno “stop duraturo e definitivo”. Tuttavia è probabile che “quella che sta per concludersi risulti l’ultima vera ondata di caldo intenso di questa stagione estiva” anche se il caldo proverà a rialzare la testa “anche durante il mese di settembre”. Le tendenze a lungo termine, spiegano i meteorologi, infatti indicano un possibile ritorno del caldo intenso nella prima parte di settembre soprattutto al Sud, ma piuttosto breve: ultimi fuochi che dureranno due o tre giorni.

TURISMO, DAI CAMPI ALLE CANTINE APERTE: ORA ARRIVA LA PRIMA EDIZIONE DI “LUPPOLETI APERTI” DEL CONSORZIO BIRRA ITALIANA

Ospite in collegamento Carlo Schizzerotto, direzione “Consorzio Birra Italiana”

Con i consumi di birra che raggiungono il loro record storico con quasi 38 litri pro capite, il 27 agosto 2023 parte per la prima volta l’iniziativa “Luppoleti aperti” organizzata dal Consorzio Birra Italiana con la possibilità per famiglie e turisti di consumare un pic-nic all’ombra del luppolo in fiore scoprendo le proprietà di questa particolare pianta, ingrediente fondamentale della birra.

Da nord a sud del Paese 20 produttori agricoli di luppolo dislocati in 13 regioni diverse, aprono le porte della loro azienda per raccontare una delle materie prime della birra artigianale da filiera agricola. Dopo aver consumato un pic-nic a base di prodotti locali e birra 100% italiana, seguirà una spiegazione su questa pianta nota sin dalla seconda metà del XII secolo. Terminata la spiegazione verrà tagliata una liana e i partecipanti potranno partecipare alla separazione dei coni.

La birra è una bevanda antichissima che affonda le sue origini in una storia millenaria: la leggenda vuole che sia nata in Mesopotamia a causa di una donna che dimenticò all’aperto un’anfora con alcuni cereali che sotto la pioggia fermentarono dando vita alla celebre bevanda diffusa in tutto il mondo, compresa l’Italia dove la filiera della birra artigianale conta 1085 attività produttive che, dal campo alla tavola, danno lavoro a circa 93.000 addetti, per un fatturato che, considerando tutte le produzioni, vale 9 miliardi di euro all’anno.

La birra artigianale rappresenta a tutti gli effetti, un’eccellenza agroalimentare italiana dal campo alla tavola: coltivazioni di luppolo, birrifici con mescita, brew pub, birrifici agricoli con agriturismo, locali e ristoranti dedicati sorgono in ogni angolo del nostro Paese e raccontano territorio ed eccellenza ai visitatori. Negli ultimi tre anni quasi un viaggiatore su 5 ha visitato un birrificio o ha partecipato a un evento legato alla birra, spiega un’analisi del Consorzio Birra Italiana sul Rapporto 2023 sul Turismo Enogastronomico in Italia.

 “A fare da traino – continua il Consorzio – sono le birre artigianali realizzate con l’utilizzo di ingredienti particolari, non pastorizzazione né microfiltrate per esaltare la naturalità di un prodotto apprezzato da tutte le fasce di età, con i giovani che sempre più cercano la degustazione di qualità più che di quantità. 2 boccali su 3 riempiti con produzioni nazionali, secondo il Consorzio della birra italiana, nato con l’appoggio di Coldiretti per rappresentare il meglio delle produzioni artigianali della penisola”. La scelta della birra come bevanda è diventata negli anni sempre più raffinata e consapevole con specialità altamente distintive e varietà particolari: dalla birra aromatizzata alla canapa a quella ligure affumicata con le castagne, dalla birra senza glutine al riso Carnaroli del Piemonte a quella con la zucca, dalla birra con le arance di Sicilia a quella con le scorze di bergamotto, da quella alla ciliegia a quella con il miele di erica alla birra e non manca neppure la birra prodotta con il pane e il grano saraceno. 

Tutte le informazioni per partecipare alla prima edizione di Luppoleti Aperti sono disponibili sul sito www.consorziobirraitaliana.it

 

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