CIRCEO, IL TUFFO DA “PUNTA ROSSA” RISCHIA DI FINIRE IN TRAGEDIA: 4 PERSONE SALVATE DALLA GUARDIA COSTIERA
Ospite in collegamento Clarissa Montagna, redazione “Il Faro Online”
Sono stati due i mezzi navali della Guardia Costiera di Terracina a intervenire, nel pomeriggio di sabato 22 luglio, in una zona impervia del promontorio del Circeo/località “Punta Rossa”, in soccorso di quattro bagnanti in difficoltà uno dei quali rimasto ferito alla spalla.
Quest’ultimo, a seguito di un tuffo dalla costa rocciosa, ha riportato una lesione alla spalla destra e abrasioni multiple al corpo, non riuscendo più a nuotare né a risalire lungo le asperità del promontorio. Il malcapitato, stremato ed allo stremo delle forze, si trovava in balia della forte risacca, in una zona raggiungibile solo via mare, circostanze che ha indotto altre 3 persone a tuffarsi in acqua, nel tentativo, risultato vano, di prestargli soccorso. Anche i tre giovani gettatisi in mare si sono trovati coinvolti a loro volta nella pericolosa situazione.
La Sala Operativa della Guardia Costiera di Terracina, ricevuta la chiamata di soccorso, ha coordinato l’intervento in zona di due mezzi navali, la motovedetta “CP834”, dotata di tutto quanto necessario per condurre attività di ricerca e soccorso in mare con ogni condizione meteomarina ed il Gommone “GCB117” nonché di un acquascooter “AS01” della Guardia Costiera Ausiliaria presente nelle immediate vicinanze sul luogo oggetto di segnalazione, in grado di manovrare in maniera più agevole in prossimità della scogliera e di avvicinarsi maggiormente a quest’ultima. Il personale militare, unitamente ai soccorritori del mezzo civile intervenuto, è riuscito a trarre in salvo le 4 persone in difficoltà, riuscendo altresì a recuperare ed imbarcare la persona ferita a bordo del gommone e le altre 3 persone a bordo della Motovedetta con non poche difficoltà dovute al moto ondoso che si accentua in prossimità degli scogli, per poi dirigersi al porto del Circeo dove hanno avuto luogo le operazioni di sbarco e presa in carico dei malcapitati da parte del 118.
La Guardia Costiera di Terracina raccomanda nuovamente estrema prudenza durante le attività di balneazione, specialmente davanti alle coste rocciose, e di non avventurarsi, soprattutto da soli o con abbigliamento inadeguato, in zone del promontorio difficilmente accessibili, anche in considerazione del fatto che in caso di necessità potrebbe non essere possibile mettersi in comunicazione con i soccorsi per assenza di copertura telefonica.
CANI BAGNINO SALVANO LA VITA A DUE DONNE A MONTALTO DI CASTRO
Tra sabato e domenica due donne, una ragazza lettone di 22 anni e una signora di 5o sono state riportate a riva da Mira, Philyp, Rio e Anaelche, i quattro cani bagnino della Sics Tirreno. Le due donne cercavano un po’ refrigerio contro l’afa incessante di questi giorni facendo il bagno nel mare di Montaldo di Castro (in provincia di Viterbo) e si sono trovate in difficolta per le forti correnti. La prima si è allontanata circa 130 metri per fare il bagno da sola, ma presto si è ritrovata in difficoltà a causa del mare mosso e della corrente. La seconda era finita in una buca. Ma a vegliare su di loro e sulla loro sicurezza c’erano fortunatamente i cani bagnino, sempre attenti ed operativi in caso di pericolo, tornati in servizio sul litorale laziale nel primo weekend di luglio.
Intorno alle 16.30 di sabato pomeriggio, Mira, il Labrador di 7 anni che due anni fa mise in salvo 14 persone a Sperlonga, e Philyp, Golden Retriever di 2 anni, hanno riportato a riva sana e salva la ragazza, venuta in Italia per il progetto Erasmus. La spiacevole situazione è avvenuta tra il lido Il Gabbiano e lo stabilimento dell’Aeronautica militare. Mira e Philyp, dopo averla messa in sicurezza, l’hanno riportata a riva. “Grazie mille!”,sono state le sue parole di gratitudine ai volontari, “Avere una postazione di cani bagnino aggiuntiva è stato molto importante.
Naturalmente, come ha fatto notare Ferruccio Pilenga, fondatore e ideatore della Scuola italiana cani da salvataggio, per avere successo e salvare le vite alle persone è fondamentale lavorare in stretto collegamento con tutti gli altri enti, da Guardia Costiera, allertata anche per questi ultimi salvataggi, e vigili del fuoco, che sono intervenuti con le moto d’acqua.
Ma c’è qualcosa di più profondo, a spiegare i salvataggi che si ripetono ogni estate sulle spiagge italiane, ed è “la grande comunicazione tra uomo e cane”, ha spiegato Pilenga.
Ma come fa il cane a capire che una persona è in pericolo? Qual è il segnale che lo fa scattare in acqua? “Di solito usiamo il fischietto. – ha spiegato ancora Pilenga – Ha lo stesso significato della sirena dei pompieri, fa capire l’emergenza. Ma altre volte è il cane stesso che inizia ad abbaiare perché si accorge di qualcosa di strano. Questa grande comunicazione tra noi è alla base del lavoro dell’Unità cinofila, il cane e l’uomo diventano un tutt’uno”.
“SONO ANZIANO MA NON CI CASCO”: IL PERCORSO ANTITRUFFA FA TAPPA AD OSTIA
È stato presentato in Campidoglio il nuovo progetto “Sono anziano ma non ci casco”, nuovo percorso antitruffa, promosso dall’Assessorato alle Politiche Sociali e alla Salute di Roma Capitale, attraverso un finanziamento della Prefettura di Roma, in collaborazione con le ACLI di Roma e Polizia di Stato.
L’iniziativa è dedicata alla prevenzione e al contrasto delle truffe ai danni degli anziani e si articolerà in una serie di incontri che verranno effettuati nei centri anziani di tutti i Municipi di Roma Capitale, coinvolgendo oltre 2mila partecipanti.
I primi due appuntamenti sono in programma per giovedì 27 e venerdì 28 luglio, presso gli stabilimenti “Punti Blu” di Roma Capitale a Ostia e a Maccarese.
“L’intento – spiega l’assessora alle Politiche Sociali e alla Salute di Roma Capitale Barbara Funari – non è solo quello di prevenire e contrastare una potenziale truffa, ma riuscire anche a sostenere gli anziani ‘nel dopo’ per aiutarli a superare il normale sentimento di vergogna, che spesso provano, grazie ad un adeguato supporto psicologico. Purtroppo i truffatori non vanno in vacanza e, soprattutto in estate, gli anziani sono più esposti a diventare vittime di malintenzionati. ‘Sono anziano, ma non ci casco’ è un primo tassello di un progetto a cui daremo continuità anche nei prossimi anni, perché come Amministrazione vogliamo continuare a mettere al centro le persone anziane, soprattutto se si trovano in condizioni di fragilità”.
Le ACLI di Roma, insieme alla FAP, all’US ACLI e alla Polizia di Stato, si occupano di antitruffa sin dal 2014. Questo progetto prevede come novità anche delle pillole video in cui verranno inscenate delle truffe ed indicati i metodi per riuscire a riconoscerle ed impedirle. In occasione dell’evento finale, a conclusione dell’iniziativa, verrà stampato anche un vademecum antitruffa che rimarrà a disposizione degli anziani nei Municipi.
“Con questo progetto – dichiara la presidente delle ACLI di Roma Lidia Borzì – mettiamo a sistema una buona pratica a cui teniamo molto, con un’alleanza di corresponsabilità che, grazie alla coprogettazione, ha dato forza a un importante lavoro di rete tra associazione e istituzioni. I percorsi antitruffa sono un’attività alla quale da tempo ci dedichiamo, perché rappresentano un modo per aiutare tante persone anziane che troppo spesso finiscono incolpevolmente vittime dei malintenzionati. Oggi vogliamo fare un salto ulteriore in avanti con un percorso che ha un triplice valore: aiuta a prevenire le truffe, rendendo gli anziani più accorti e vigili, contrasta la solitudine e rafforza i legami creando una rete di prossimità per prendere in carico l’anziano a tutto tondo
“ La polizia di Stato – ha aggiunto il Vice Questore Aggiunto della Polizia di Stato Francesca Picierno – tra i suoi compiti ha anche la tutela delle persone anziane. L’arma vincente per difendersi dai truffatori, che colpiscono il 32 per cento degli over 65, è sicuramente il passaparola e fare più possibile rete. È utile anche chiamare subito il numero unico di emergenza 112 per consentire alla polizia di intervenire e cogliere i malintenzionati in flagranza di reato”.
Alla presentazione è intervenuta anche la Garante dei Diritti degli anziani Laila Perciballi.