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Non solo Roma – Puntata di Martedì 25 Luglio 2023

Non solo Roma con Elisa Mariani – Puntata di Martedì 25 Luglio 2023

LA DIAGNOSTICA PRENTALE DIVENTA ACCESSIBILE ED ECONOMICA PER TUTTI

Ospite in collegamento dott. Giuseppe Novelli, professore ordinario di genetica medica

Sono oltre 400mila le donne incinte ogni anno in Italia. Di queste, circa 100mila si sottopongono all’amniocentesi perché hanno superato i 35 anni o perché sono state rilevate alterazioni nel feto. Ma come sono rilevate tali alterazioni? Fino a poco tempo fa, le donne si sottoponevano ai test biochimici per l’individuazione del rischio per la trisomia 13 (responsabile della Sindrome di Patau), la trisomia 18 (responsabile della Sindrome di Edwards) e la trisomia 21 (responsabile della Sindrome di Down). Il limite di questi test – limite insito nella tecnica – è il 5% di falsi positivi. Questo significa che almeno nel 5% dei casi tali test obbligano le gestanti, senza un reale motivo, a sottoporsi ad amniocentesi, un test supplementare invasivo e che oltretutto ha un costo importante per il SSN.

 

Negli ultimi anni, però, sono stati introdotti in Italia i NIPT, Non Invasive Prenatal Test, screening che permettono di analizzare campioni di DNA fetale nel sangue materno a partire dal primo trimestre di gravidanza. In questo modo si può scoprire se il feto è affetto dalle principali alterazioni cromosomiche o no, con tassi di rilevamento del 99,7%, 98,2% e 99% per le trisomie 21, 18 e 13 rispettivamente, con risultati falsi positivi nello 0,04%, 0,05% e 0,04% dei campioni: valori decisamente più affidabili rispetto ai test di screening basati sulle analisi biochimiche e che quindi riducono drasticamente il ricorso a indagini diagnostiche invasive e magari non necessarie. Questo tipo di test è gravato da costi elevati che spesso ne impediscono l’applicazione sulla popolazione generale come test di prima istanza. Oggi il NIPT è considerato il golden standard nello screening delle principali aneuploidie e ha rivoluzionato la diagnosi prenatale del DNA del primo trimestre, per velocità di esecuzione, accuratezza e costi.

 

Tra i test prenatali non invasivi c’è Vanadis, un prodotto svedese acquistato dalla società Revvity, una screening company attiva principalmente nei settori della diagnostica e della strumentazione Life Science. Vanadis ha un grande vantaggio rispetto agli altri NIPT e cioè un livello di automazione molto elevato, in grado di gestire fino a 20.000 campioni l’anno con un unico tecnico di laboratorio, assicurando quindi una velocità senza pari, ma anche una grande accuratezza, perché questo sistema è in grado di conteggiare, in media, 650.000 molecole per cromosoma, assicurando così un’elevata precisione. Grazie all’elevata automazione del processo, inoltre, Vanadis assicura anche una grande economicità. I sistemi attualmente esistenti, infatti, sono molto più costosi e senza automazione, necessaria per ragionare in termini di screening, e le regioni che li hanno adottati devono necessariamente fare scelte selettive sulla popolazione da testare.

 

Il sistema Vanadis non solo consente di rilevare le alterazioni cromosomiche più importanti, ma permette l’interpretazione genetica globale del paziente. “È importante avere accesso all’informazione familiare, che da sola vale oltre il 30% del processo di screening. Dall’albero genealogico, cioè, già posso capire se c’è un problema che circola in famiglia o meno”, spiega il professore ordinario di genetica medica Giuseppe Novelli del Policlinico di Tor Vergata, centro di eccellenza per la diagnosi prenatale dove si utilizza il dispositivo di ultima generazione Vanadis.

 

Una rivoluzione tecnologica che avviene in un momento propizio: dopo 6 anni, infatti, è arrivato il via libera al decreto tariffe, che rende applicabili i nuovi Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), ovvero le prestazioni garantite dal Servizio Sanitario Nazionale gratuitamente o con il pagamento di un ticket, per assicurare le stesse nuove prestazioni a tutti i cittadini, superando dunque le diseguaglianze tra le Regioni. Tra i nuovi LEA – che saranno applicati a partire dal 2024 e che prevedono 2108 prestazioni, contro le 1702 della versione precedente – anche lo “screening esteso prenatale”.

CONSUMA NEI BAR SENZA PAGARE: DENUNCIATO 59ENNE

Ospite in collegamento Francesco Baldini, redazione “Civonline

Si infila nel primo bar che trova sulla sua strada, si fa servire da bere e poi se ne va senza pagare, come se nulla fosse. Protagonista di questa trovata geniale è S.A., pregiudicato di cinquantanove anni, non nuovo ad episodi di questo tipo. Sistematicamente entra in un locale, chiede da bere qualcosa di alcolico e poi va via, con il barista di turno che spesso per evitare problemi fa finta di niente. In questo caso le cose sono andate però in maniera diversa. Quando S.A. si è introdotto in un bar di Campo dell’Oro e ha chiesto da bere, il barista lo ha monitorato attentamente e appena si è allontanato dal locale, è arrivata la segnalazione al 112. La pattuglia della Polizia non ha impiegato tantissimo tempo a raggiungere il luogo indicato nella segnalazione e ad intercettare il cinquantanovenne, ma alla vista degli agenti del commissariato, S.A. ha perso la testa e ha cominciato a colpire gli operatori, procurando loro ferite risultate guaribili in quindici giorni. Nonostante la concitazione del momento, gli agenti di Polizia sono riusciti ad immobilizzare l’uomo e ad arrestarlo; successivamente è stato associato al carcere di Borgata Aurelia. A carico dello stesso soggetto solo due mesi fa era stata adottata in via provvisoria la misura della libertà vigilata per due anni come da provvedimento dell’Autorità giudiziaria, in attesa dell’individuazione di una Rems idonea dove poter collocare il 59enne in relazione alla sua pericolosità sociale evidenziata più volte nell’ultimo anno. Furto, atti persecutori, tentate lesioni aggravate, danneggiamento e interruzione di pubblico servizio sono i reati per i quali è stato denunciato a piede libero dai poliziotti del commissariato, intervenuti in diverse occasioni per segnalazioni arrivate prevalentemente dalla zona di Campo dell’Oro.

MANCA L’ACQUA: CHIUSI I BAGNI DELLA STAZIONE

L’acqua che in estate scarseggia e i disagi per gli utenti che si moltiplicano. Un problema tanto grave quanto vecchio quello della carenza idrica a Civitavecchia nei mesi più caldi, che con il passare degli anni non ha mai incontrato amministratori in grado di prospettare delle soluzioni efficaci. Così, chi vive in appartamenti ai piani alti, ma soprattutto chi abita in periferia, non può far altro che munirsi di taniche per l’approvvigionamento alle fontane pubbliche, oltre che di tanta pazienza. Civitavecchia costretta a fare i conti con i problemi di sempre, da Borgata Aurelia alla zona alta, con le autobotti costrette a fare i salti mortali per garantire un minimo di acqua nelle case di tutti. Quando il disagio interessa anche le strutture pubbliche, la cosa assume connotati grotteschi. La stazione ferroviaria, ad esempio, rappresenta una di quelle aree dove l’acqua manca. Un fatto assurdo, che vede compromessi anche i servizi essenziali. Dopo gli innumerevoli disagi dei mesi scorsi, un’altra tegola sulla stazione ferroviaria di Civitavecchia e di conseguenze sugli utenti, costretti a subire disagi di ogni tipo. Il servizio autobotti fa quello che può, ma a quanto pare le forniture non sono sufficienti a garantire il funzionamento di tutti i servizi pubblici, tanto che le ferrovie hanno già optato per la chiusura dei bagni pubblici. E il tutto in una città in cui transita un numero elevatissimo di crocieristi, che molto spesso si dirigono a Roma usufruendo dei treni. Roba da terzo mondo; e non è difficile immaginare le considerazioni di tutti quei turisti alle prese con i disservizi civitavecchiesi, né i loro commenti sulla città che li ha “ospitati” una volta tornati a casa tra gli amici e i parenti.

Nonostante questi disagi non si è registrato e non si sta registrando alcun intervento da parte degli amministratori del Pincio, come se una stazione allo sbando non fosse d’interesse per un Sindaco, per degli assessori o dei consiglieri comunali.

ARRIVA IL CIVITAVECCHIA SUMMER FESTIVAL: 10 APPUNTAMENTI CHE STRIZZANO L’OCCHIO AI Più GIOVANI

Dieci appuntamenti, a colorare le serate d’agosto della Marina. Musica e divertimento, strizzando l’occhio in particolare ai più giovani. Dopo l’annuncio dei primi artisti pronti a calcare il palco in riva al mare, questo pomeriggio è stato presentato ufficialmente il cartellone del Civitavecchia Summer Festival 2023, curato da Shining Production, in collaborazione con Stazione Musica e la direzione artistica di Giordano Tricamo, e con il supporto del Comune di Civitavecchia, proseguendo il percorso già avviato nel 2022, nato dalla volontà di valorizzare e differenziare il territorio locale, per trasformarlo nel punto di riferimento estivo musicale di diverse generazioni.

Si inizia quindi il 3 agosto, quando Piazza della Vita ospiterà Geolier, in arrivo con “Il Coraggio dei Bambini – Summer Tour”. Il 5 agosto sono attesi I Soliti Idioti e il loro Fiodena Summer Tour. Il 6 agosto Borghetta Stile (ingresso gratuito) e il giorno dopo un doppio show all’insegna delle sonorità urban con protagonisti Villabanks e Diss Gacha. L’8 agosto sarà la volta di “Casa Abis”, ovvero Stella e Gabriele Abis, il divertentissimo duo che porterà a Civitavecchia il loro spettacolo comico incentrato sulle dinamiche di coppia che li hanno resi famosi. Il 9 agosto tappa a Civitavecchia per il Teenage Dream Party: la festa anni 2000, che ha fatto registrare sold out in tutta la Penisola. Un viaggio in un decennio anche attraverso le hit di Disney Channel che da vent’anni creano aggregazione. Il 10 agosto, appuntamento con Daniele Silvestri e la sua musica d’autore (ingresso gratuito). L’11 agosto arriva la carica di Luchè, icona dell’urban nazionale. Il 12 è tempo di Voglio Tornare Negli Anni 90®: una serata tutta da ballare e da cantare, con tanti effetti speciali e animazione: un vero e proprio live show amatissimo in tutta la Penisola. Il 13 agosto, con lo Zoo di 105, sarà una grande festa in piazza della Vita all’insegna del divertimento e della spensieratezza.

«Non era scontato riuscire ad organizzare il festival – ha commentato l’assessore alla Cultura Simona Galizia, ringraziando gli uffici, gli organizzatori ed Enel presente con un importante contributo – abbiamo avuto a che fare con atti amministrativi più complessi ma crediamo che sarà un ottimo lavoro. Già da settembre lavoreremo a un bando triennale e quinquennale, in modo che Civitavecchia possa assomigliare sempre più a una città come Lucca, con un’offerta di spettacoli straordinaria, frutto di anni di programmazione».

Perché un affidamento di ampio respiro, come confermato anche dal head manager di Shining Production Fulvio De Rosa «permette di lavorare meglio. Lo scorso anno abbiamo organizzato il cartellone last minute, anche quest’anno non è stato da meno. Ma siamo innamorati della location e abbiamo apprezzato la preziosa collaborazione di Stazione musica – ha spiegato – per voler rilanciare il territorio attraverso una programmazione che possa essere di grande richiamo sia per i residenti, ma anche per i numerosi turisti che durante il periodo estivo passano da Civitavecchia. Abbiamo volutamente scelto un cast trasversale, che mettesse insieme musica, spettacolo e divertimento. Ospiteremo alcuni degli artisti italiani più noti del panorama urban, che quest’anno è il genere più apprezzato dal pubblico più giovane e attento alle tendenze».

Particolarmente soddisfatto anche Giordano Tricamo, per essere riusciti in così poco tempo a garantire un cartellone di qualità, adatto sì soprattutto ai più giovani, il vero motore dei concerti. «Shining Production è una delle migliori società – ha aggiunto – soprattutto lavora con il cuore, la passione e la voglia di valorizzare i territori. Non vogliamo essere da meno rispetto agli altri festival d’Italia: speriamo di crescere nei prossimi anni».

Saranno, come lo scorso anno, 4900 i posti in piedi e tra i 1000 e i 1500 quelli seduti. Molto probabile la chiusura al pubblico della Terrazza Guglielmi, per motivi di sicurezza, nelle serate dei concerti. Per i biglietti https://www.civitavecchiasummerfestival.it/ ad eccezione di Daniele Silvestri e Borghetta Stile ad ingresso gratuito.

 

“LIBERO VOLO D’ANIMA”: IL NONO VOLUME DI FRANCESCO CERTO CHE TRATTEGGIA I SENTIMENTI UMANI

Ospite in collegamento Francesco Certo, giornalista e autore del volume

Si intitola Libero volo d’anima  (per Pandilettere Edizioni, Collana GRANELLI DI LUCE) l’ultima raccolta di poesie di Francesco Certo, giornalista e poeta. Nel suo nono volume, l’autore offre ai lettori cento poesie incentrate sulla vita e sui sentimenti profondi  che divorano l’anima. In un saltellare senza confini tra passione ed elevazione, amori bramati e amori negati, tra vita e decadenza, tra pulsioni fisiche e vincoli morali, Certo regala un altro piccolo capolavoro.

Su tutto emerge la libertà del volo dell’anima in ogni frangente della vita.

La “fedeltà” alla vita e all’idea dell’amore apre la raccolta: “Io sono fedele  alla tua vita che è diventata la mia vita. Io ti sono fedele  ogni volta che respiro” si legge. Nel tragitto quotidiano “Battagliano ogni giorno le nuvole e il Sole, è una schermaglia prolungata  dentro al cuore”.

Ed è un cammino intenso e perverso quello che ci tocca percorrere e che ci lascia increduli:  “La luna ci guarda mentre avveleniamo la vita furiosi, mentre erriamo a cercar vagabondi un senso al nostro vagare. La Luna ci guarda attonita, non avrebbe mai creduto di far luce su spiragli d’inferno. Domani sta pensando di farsi velata”.

“Basta sapersi ascoltare per non diventare macchine senz’anima, basta ricordare l’amore per credere che esista ancora”, tutto deve tornare al sapore del passato per non dimenticare chi ha percorso i tuoi stessi passi, per dare valore alla riconoscenza, per poter andare avanti fieramente.

E alla fine le mille domande che appartengono al “domani” che sarà,  concludono Libero volo d’anima  interpellandoci ancora una volta sul senso della nostra esistenza.

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