GAETA, DERUBA I BAGNANTI POI PICCHIA I POLIZIOTTI: LADRO E AGENTI FINISCONO IN OSPEDALE
Ospite in collegamento Clarissa Montagna, redazione “Il Faro Online”
Nel primo pomeriggio del 5 luglio, personale del Commissariato di Gaeta interveniva presso uno stabilimento balneare di Serapo per segnalazione di una serie di furti commessi verosimilmente ad opera di un cittadino magrebino, già denunciato a piede libero lo scorso 2 luglio.
All’esito delle immediate ricerche, grazie alle descrizioni raccolte da alcuni testimoni è stato rintracciato l’uomo, cittadino straniero senza fissa dimora. L’extracomunitario una volta fermato dal personale operante ha posto in essere una violenta resistenza a seguito della quale ha provocato lesioni al personale operante. Il giovane, in evidente stato di alterazione e fortemente agitato, è stato condotto presso gli uffici del Commissariato ove è stata fatta intervenire un’ambulanza del 118 che ha provveduto, scortata da una volante, a condurlo presso l’ospedale di Formia, dove è stato visitato e poi dimesso.
Anche i poliziotti, a seguito delle lesioni subite, venivano visitati presso il medesimo nosocomio dal quale sono stati dimessi con una prognosi, rispettivamente, di giorni 3 e giorni 7. Per tali fatti, all’esito delle formalità di rito, il giovane pregiudicato è stato dichiarato in arresto per i reati di violenza e resistenza a P.U., nonché deferito in stato di libertà per ricettazione e indebito utilizzo di carta di credito e, come disposto dal P.M. di Turno competente, veniva trattenuto presso le camere di sicurezza in attesa del giudizio direttissimo.
NASTRI E SIGILLI ALLA SPIAGGIA LIBERA DI OSTIA: LA RIVOLTA DEI CITTADINI CONTRO L’ASSENZA DI SERVIZI
Nastri e sigilli alla spiaggia libera di Ostia. A metterli, però non sono state le forze dell’ordine ma gli stessi cittadini del X Municipio, stanchi dell’assenza di servizi. Un volantino apposto sul luogo spiega: “La spiaggia è chiusa per mancanza di servizi, controlli, acqua, e cestini. Vista l’incompetenza politica dei nostri amministratori, dicono, siamo costretti a chiudere l’accesso”.
La spiaggia libera recintata è quella Verde, non molto distante dalla spiaggia Senape dove pochi giorni fa un uomo è morto (leggi qui). “Dopo le nostre ripetute denunce e la tragedia della spiaggia Senape, questo è il punto più basso toccato dall’amministrazione di Gualtieri e Falconi, una vera umiliazione. Per loro è ora di scendere dal piedistallo” il commento di Paolo Ferrara, Rappresentante al Consiglio Nazionale M5s per la circoscrizione Centro Italia, e Giuliana Di Pillo, consigliera ed ex presidente del Municipio X.
DELFINI, BALENOTTERE E TARTARUGHE: UN MAGNIFICO TESORO DA DIFENDERE NELLE ACQUE DELLE ISOLE PONTINE
Un gruppo di oltre venti stenelle striate, cinque esemplari adulti di tartarughe marine Caretta caretta, un tursiope, un delfino costiero tipico del Mediterraneo e una balenottera comune. È questo il bilancio degli avvistamenti effettuati da Greenpeace Italia e Oceanomare Delphis alle isole pontine dal 24 al 30 giugno nell’ambito della spedizione di Greenpeace “C’è di mezzo il mare”.
“I nostri mari sono popolati da creature magnifiche e straordinarie, devono essere tutelati con una rete efficace di aree marine protette”, le parole Giuseppe Ungherese, responsabile della campagna Inquinamento di Greenpeace Italia. “Chiediamo pertanto al governo Meloni di ratificare al più presto il Trattato globale per proteggere gli oceani adottato nei giorni scorsi dall’Onu, un passo necessario per garantire una tutela del 30% dei mari entro il 2030 attraverso il cosiddetto ‘obiettivo 30×30′”.
Le acque degli arcipelaghi Pontino e Campano sono da tempo riconosciute come “Important Marine Mammal Area” dall’IUCN (International Union for Conservation of Nature). Questa zona, in particolare, supporta una rilevante diversità di specie di cetacei, ospita habitat cruciali per la sopravvivenza e il recupero di specie minacciate e presenta caratteristiche geomorfologiche (come canyon e montagne sottomarine) che forniscono cibo e condizioni per l’accoppiamento dei mammiferi, il parto e la cura dei piccoli.
La spedizione di Greenpeace ha consentito di monitorare la presenza di diverse specie che popolano queste aree, in collaborazione con le ricercatrici e i ricercatori di Oceanomare Delphis che hanno adottato la metodologia e la strumentazione visiva (macchine fotografiche e droni) e acustica (idrofoni) impiegata abitualmente in questo tipo di monitoraggi.
Proprio per difendere i nostri mari, Greenpeace Italia ha lanciato una nuova petizione: un appello ai ministri dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e per la Protezione Civile e le Politiche del mare per chiedere un processo rapido di ratifica del Trattato globale sugli oceani. Anche diverse attrici e attori della celebre serie televisiva “Mare Fuori” hanno sostenuto con un video l’organizzazione ambientalista, unendosi all’appello per proteggere il Mediterraneo.