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Roma di Giorno – Puntata di Mercoledì 7 Giugno 2023

Roma di Giorno con Elisa Mariani – Puntata di Mercoledì 07 Giugno 2023

MALA MOVIDA E DEGRADO, ANCORA DISAGI AL CENTRO DI ROMA: CITTADINI SUL PIEDE DI GUERRA

Ospiti in collegamento Federica Festa, Consigliera M5s I Municipio & Fabrizio Coniglio, Presidente del coordinamento nazionale “No degrado e mala movida”

Con l’apertura della stagione estiva si è ripresentato l’annoso problema della mala movida: cittadini letteralmente esasperati dai rumori fino a tarda notte, spesso anche fino all’alba. Nessun controllo e nessuna disciplina: queste le principali segnalazioni da parte dei residenti, in particolar modo del quartiere Testaccio.

“Una situazione davvero esasperante – ha raccontato Federica Festa – vivere in un rione o quartiere dove non si riesce a dormire la notte non è facile, come potete capire. Non è solo una questione di quiete pubblica però, qui si parla anche di sicurezza: questi giovani bevono molto e ovviamente dopo qualche ora non sono in grado di ragionare, le serate spesso finiscono in malo modo tra risse e schiamazzi vari. Ulteriore problema è poi il degrado, il giorno dopo le strade sono letteralmente invase di rifiuti e di ogni genere di cosa, immaginate cosa significa passeggiare tra le vie del centro e trovarsi di fronte a scenari di questo tipo”.

Una conseguenza diretta di questo problema è anche la perdita di valore degli immobili: “Nessuno comprerebbe o prenderebbe in affitto una casa dove non si dorme e c’è il completo degrado; – ha sottolineato Fabrizio Coniglio –  le istituzioni continuano a non prendere seriamente questa situazione. Non potete capire quanti nuovi iscritti al nostro comitato ci sono state negli ultimi anni, cosa significa secondo voi? Che è un problema che investe tante delle nostre città, quelle più centrali che dovrebbero essere maggiormente tutelate e protette. Non discutiamo sul diritto di divertirsi, ma va fatto con disciplina, tenendo conto del rispetto altrui e soprattutto della salute altrui”.

Nel frattempo, sulle orme di Comuni come Brescia, i principali Comitati di Quartiere del Centro Storico sono pronti a fare causa al Comune di Roma Capitale e soprattutto al sindaco Gualtieri. Si tratterebbe di un vero risarcimento, considerato come le strade della principale zona capitolina diventano delle aree di profondo degrado, tra bottiglie di birra abbandonate in terra, bicchieri di plastica lasciati fuori dai cestini, schiamazzi in piena notte, risse, ubriachi. Non resta, dunque, di capire come si evolverà la situazione.

 

LA REGIONE LAZIO REVOCA IL PATROCINIO AL ROMA PRIDE

Ospite in collegamento Andrea Felici, redazione “Roma Daily News

Il presidente della Regione Lazio ha revocato il patrocinio al Roma Pride, in programma il 10 giugno fra piazza della Repubblica e l’ippodromo delle Capannelle. Il manifesto del Pride intitolato “Queeresistenza” ha fatto venir meno l’appoggio istituzionale, come spiega Francesco Rocca.

La revoca, dice il presidente Rocca, “si è resa necessaria a seguito delle affermazioni, dei toni e dei propositi contenuti nel manifesto dell’evento, consultabile pubblicamente sul sito della kermesse”.

“La firma istituzionale – continua Rocca – non potrà mai essere utilizzata a sostegno di manifestazioni volte a promuovere comportamenti illegali con specifico riferimento alla pratica del cosiddetto utero in affitto”.

«Accogliamo con favore il ritiro del patrocinio della Regione Lazio al gay Pride dopo la denuncia di Pro Vita & Famiglia. Supportare i Pride significa infatti dare man forte a chi vuole legalizzare l’utero in affitto, il matrimonio egualitario, le adozioni per coppie dello stesso sesso, le trascrizioni anagrafiche per i “figli” delle coppie gay, ma anche legittimare l’identità di genere, il self-id, i progetti gender nelle scuole di ogni ordine e grado, e “la carriera alias in tutti gli istituti di istruzione”. Auspichiamo che non si ripetano più errori che potrebbero costar caro in termini di salute, benessere e rispetto dei diritti di donne, bambini, adolescenti e delle famiglie italiane. Da parte nostra continueremo a monitorare attentamente ogni atto amministrativo e politico della giunta presieduta da Rocca perché non sia mai veicolo dell’ideologia gender e LGBT». Così Jacopo Coghe, portavoce di Pro Vita & Famiglia Onlus.

CONTROLLI ANTI-DROGA DALL’ESQUILINO A PONTE MILIVIO, 7 ARRESTI

Controlli anti-droga in tutte le zone della Capitale. Particolare attenzione ai quartieri della movida e alle zone frequentate dai giovani. Sette gli ultimi arresti. Gli investigatori del Distretto Ponte Milvio, da sempre impegnati nel controllo dell’omonimo piazzale e delle vie limitrofe, al termine di una serie di accertamenti, hanno perquisito in località La Storta l’abitazione di un 39enne. L’intuizione si è rivelata esatta: sequestrati più di 6 etti di cocaina, un etto di hashish, un frammento di MDMA ed il materiale per il confezionamento delle singole dosi. L’uomo è stato arrestato perché gravemente indiziato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. La Procura ha chiesto ed ottenuto dal Giudice per le Indagini Preliminari la convalida dell’arresto; per il giovane, lo stesso GIP ha disposto la misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla PG con il divieto di uscire di casa durante le ore notturne.

Al Quarticciolo la cocaina veniva data dalla finestra; questo il modus operandi di un 34enne arrestato dagli investigatori del Distretto Primavalle. Gli agenti, che già conoscevano il ragazzo per essere stato recentemente sottoposto ad una misura cautelare, hanno proceduto al suo arresto in flagranza dopo aver, con un escamotage, superato il sistema di osservazione da lui posto in essere. In casa sono state sequestrate 103 dosi singole di cocaina. L’Autorità Giudiziaria ha convalidato l’arresto, disponendo nei confronti dell’uomo la misura degli arresti domiciliari.

Sono 3 le persone arrestate in poche ore dagli agenti del commissariato Colombo: i poliziotti, insieme ai colleghi dell’XI Distretto San Paolo, hanno arrestato un 20enne italiano che, fermato per un controllo, ha cercato di fuggire disfacendosi di 3 pezzi di hashish del peso di 139 grammi. La perquisizione domiciliare ha permesso di rinvenire un bilancino di precisione intriso di sostanza stupefacente.

TORNANO IN ITALIA 750 REPERTI TRAFUGATI A LONDRA, VALORE PARI A 12 MILIONI DI EURO

Un trafficante di beni culturali che si spaccia per mercante d’arte e riesce a trafugare a Londra 750 reperti archeologici provenienti da scavi clandestini sul suolo italiano. Sembra la trama di un film, invece il cittadino britannico Robin Symes lo ha fatto davvero ed è riuscito a tenere per la sua società reperti per un valore complessivo di 12 milioni di euro, fino all’11 maggio scorso.

Poche settimane fa, infatti, si sono concluse le complesse trattative seguite dal ministero della Cultura, in sinergia con i Carabinieri dell’Arte e con la collaborazione dell’Ambasciata italiana a Londra e il 19 maggio i reperti sono arrivati a Roma. Altri 71 reperti si trovano attualmente negli Stati Uniti e verranno recuperati nei prossimi giorni dal Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale.

Una storia che fa pensare al cinema e ai romanzi ma che in realtà è rappresentativa di quella che il Generale di Brigata Vincenzo Molinese, Comandante del Tpc, ha definito “archeomafie con compagini articolate che suddividono i vari compiti, dal ‘tombarolo’ al broker internazionale”, ha detto durante la conferenza stampa tenutasi stamattina nella Cappella dei Condannati del Museo di Castel Sant’Angelo. “Le indagini sull’arte – ha aggiunto – non finiscono mai, perché l’arte italiana è stata trafugata per anni e continua a esserlo”.

Un trafficante di beni culturali che si spaccia per mercante d’arte e riesce a trafugare a Londra 750 reperti archeologici provenienti da scavi clandestini sul suolo italiano. Sembra la trama di un film, invece il cittadino britannico Robin Symes lo ha fatto davvero ed è riuscito a tenere per la sua società reperti per un valore complessivo di 12 milioni di euro, fino all’11 maggio scorso.

“Se non ci fosse stata la passione per la cultura e la passione civile del nucleo Tutela patrimonio dei Carabinieri – ha dichiarato il ministro per la Cultura Gennaro Sangiuliano, presente alla conferenza – difficilmente si riuscirebbero a ottenere questi risultati”. L’obiettivo, ha concluso il ministro, “è stroncare l’illegalità internazionale nei traffici delle opere d’arte e promuovere un circuito positivo e legale di circolazione delle opere attraverso le grandi mostre”.

AL VIA LA IX EDIZIONE OMAGGIO E PREMIO ANNA MAGNANI: PREMIO SPECIALE PER MASSIMO DI CATALDO E CESARE RASCEL

Ospiti in collegamento Massimo Di Cataldo, cantautore & Cesare Rascel, regista

C’è grande attesa per la IX Edizione del Premio Anna Magnani, condotta dal giornalista Rai Stefano Buttafuoco, in previsione per il 9 giugno alle ore 19:00 alla Casa del Cinema presso la Sala Cinecittà di Roma. Una celebrazione da parte del cinema italiano e non solo alla grande attrice italiana, con una impareggiabile carriera teatrale e cinematografica nazionale ed internazionale, culminata con l’Oscar vinto oltre sessantadue  anni fa per l’interpretazione di Serafina Delle Rose nel film “The Rose Tattoo” (La Rosa Tatuata) di Daniel Mann ed un omaggio a cinquant’anni dalla sua scomparsa. Anna è stata la prima attrice italiana a vincere l’ambito premio e ancora oggi l’unica ad averlo vinto per l’interpretazione in un film americano, recitato in lingua inglese.

Il premio Anna Magnani è la più importante manifestazione internazionale dedicata alla memoria della grande attrice italiana, con la proclamazione vincitori della “IX EDIZIONE PREMIO ANNA MAGNANI” organizzato e diretto da Francesca Piggianelli, patrocinato dalla Regione Lazio e Direzione SIAE, con il riconoscimento della Direzione Generale Cinema del Ministero per i beni e le attività culturali, del Centro Sperimentale di Cinematografia e il supporto di Roma Lazio Film Commission e Panalight. Un premio che viene assegnato agli artisti, registi, personaggi del cinema, musica, tv, giornalismo, teatro, maestranze più autorevoli e nuovi talenti.

Tra i premiati, quest’anno, anche il noto cantautore Massimo Di Cataldo, che sarà insignito del “Premio speciale alla Carriera Anna Magnani Musica, 30 anni insieme” e il regista Cesare Rascel che riceverà lo “Special Award  Anna Magnani” per le sue molteplici attività artistiche e per la regia di “Una Canzone Brutta” proprio del Di Cataldo.

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