Torna in trasmissione Roberto Sciotta , camionista danneggiato da vaccino, torna per denunciare un atto a dir poco vergognoso e per lanciare la sua raccolta fondi, per poter curarsi e sopravvivere.
Raccolta fondi Roberto Sciotta: https://www.gofundme.com/f/roberto-danneggiato-da-vaccino-covid-19
Ero stato a trovare Roberto ad inizio aprile, fuori da casa sua, Roberto aveva appeso un poster, con una sua foto e la scritta: IO ESISTO E SONO UN DANNEGGIATO DA VACCINO COVID-19, FERMATI E PENSA: E SE ERI TU COSÌ?
Lo “strappatore” smascherato
Un modo per denunciare la sua condizione, almeno alle persone che passano davanti a casa sua. Ma qualcuno ha ben pensato, con un atto vigliacco e privo di qualsiasi logica di strapparlo. Ma la cosa veramente incredibile sono le ragioni, con cui lo “strappatore smascherato” ha rivendicato il suo disgustoso gesto.
Dapprima ha tentato, davvero goffamente, di discolparsi parlando di un imbrattamento, dicendo che non sapeva che fosse casa di Roberto e che se lo avesse saputo non lo avrebbe fatto.
Come si può credergli? San Nicandro è un paese dove praticamente si conoscono tutti, come faceva a non sapere che quella era casa di Roberto? Come faceva a pensare che quel poster fosse un generico “imbrattamento” stante la foto e la scritta?
Poi arriva a dire che sarebbero bastate le condizioni climatiche a distruggerlo, strano perché quel poster era lì da mesi.
La cosa più deplorevole è il rifiuto a far ristampare il poster e rimediare così a questo gesto violento e cattivo, per questo signore si trattava solo di un pezzo di carta, e da qui si inizia a capire che le motivazioni del gesto erano altre e molto precise.
Le incredibili motivazioni del gesto
Infatti poco dopo confessa: sono uno studente di biologia e per motivi scientifici ero in disaccordo con il tuo poster, l’ho fatto per motivi di corretta informazione che vanno oltre al singolo caso cioè al tuo, l’ho fatto perché era in strada, in luogo pubblıco, lo definisce un corretto gesto cıvıco in luogo pubblıco
La cosa drammatica è che aggiunge che se avesse saputo che era casa di Roberto non lo avrebbe fatto perché anche lui è umano.
Peccato che il suo gesto non abbia davvero nulla di umano, di logico e tanto meno di scientifico. Uno studente che parla di scienza ma che evidentemente ignora sia la scienza che la realtà dei fatti, inclusa, per esempio l’inchiesta di Bergamo, i documenti di fuori dal coro, la vicenda degli Psur.
Ma forse allo studente piace darsi la zappa sui piedi e continua tra ı pochıssimı rarıssimı rıschı della prima versıone del vaccino c’era la trombosı, qui cade l’asino, lo studente non ha la minima idea di quali e quanti siano gli effetti collaterali di questi sieri genici sperimentali, eppure basterebbe leggere la scheda tecnica.
Un caso che riassume la realtà distorta a cui ci vogliono sottoporre. La scienza di Speranza, che scienza non era, in quanto si trattava di scelte politiche personali, diventa la verità. Qualsiasi obiezione va cancellata, soppressa, messa a tacere, peccato che senza confronto non esiste la scienza.
Poi lancia un ultimo ridicolo giudizio vaneggiando dell’illegalıtà del post e del suo messaggıo!
Se questi sono gli studenti di oggi, il futuro dell’umanità è davvero nero e segnato.
La domanda sorge spontanea, come si recuperano persone come questo studente? Come possiamo aiutarle? Come è possibile un tale lavaggio del cervello?
Solidarietà a Roberto Sciotta
Non ci sono risposte al momento, ma invece c’è un modo semplicissimo per aiutare Roberto, che ha bisogno di visite e medicinali molto costosi, ai quali ha dovuto rinunciare per mesi, non avendo i soldi per comprarle.
Vogliamo mandare un bel messaggio e il nostro abbraccio a Roberto? Vogliamo fargli vedere che, da un brutto gesto, può nascere la solidarietà e la vicinanza dei più? Aiutiamo Roberto con una donazione e condividiamo la raccolta fondi con tutti i nostri amici e conoscenti.
Raccolta fondi Roberto Sciotta: https://www.gofundme.com/f/roberto-danneggiato-da-vaccino-covid-19