E’ uno di quei fenomeni che alimenta l’economia criminale ma che tuttavia non viene percepito come particolarmente grave dall’opinione pubblica. Anzi: acquistare un prodotto contraffatto, come per esempio una borsetta o un altro capo d’abbigliamento, sembra quasi un’astuzia, una furbizia per chi non può spendere – o non vuole per principio – le cifre proibitive che spesso caratterizzano i prodotti delle grandi griffe.
In realtà, però, il mercato del falso riguarda molti altri settori e può avere ripercussioni pesanti sul piano economico, per le aziende danneggiate, ma anche potenzialmente sul piano della salute pubblica se i prodotti contraffatti sono per esempio di natura alimentare, cosmetica o farmaceutica. Le stime ipotizzano un giro d’affari di oltre 12 miliardi e mezzo di euro, con grave danno per le casse del fisco e ripercussioni sul mercato del lavoro. Il Lazio con la Lombardia si divide quasi il 50% del totale di sequestri effettuati e Roma, dati alla mano, può essere considerata la capitale di un fenomeno che sempre più spesso nelle mani della criminalità organizzata.
Non è un caso, quindi, che a Roma operi da anni all’interno della Polizia Locale una specifica task-force specializzata nel contrasto a questo fenomeno che spesso nella capitale troviamo visivamente rappresentato dalle bancarelle improvvisate di venditori abusivi ai margini delle strade ma che in realtà trova spezio anche in altri mercati più alla luce del sole o su internet. Ma come si contrasta il mercato del falso? Cosa si rischia a comprare prodotti contraffatti? Come riconoscere un prodotto taroccato?
In questa puntata di Extra, Claudio Micalizio ne parla con Patrizia Domanico, Responsabile delle Attività Forensi Polizia Locale di Roma Capitale e con Silvia Badii, Tutor Anti-Contraffazione Polizia Locale Roma Capitale, che faranno un bilancio delle attività messe in campo per contrastare il fenomeno e racconteranno le iniziative di sensibilizzazione culturale promosse sin dalle scuole elementari per rendere i cittadini consapevoli.