L’avv. Margherita Matrella interviene a tutto campo, dalla decisione della Consulta, alle grane di Aifa che ha confessato al Tar di non avere gli Psur, lo, ovvero i rapporti di sicurezza intermedia, che era obbligata a raccogliere e conservare e che servivano per confermare l’efficacia e la sicurezza dei sieri. Ema invece si rifiuta di divulgarli perché sarebbero di proprietà delle case farmaceutiche e solleva l’eccezione di ordine pubblico e segreto militare. danneggiati e malori improvvisi, i “Twitter files”, i brogli e la corruzione nella Ue, sparizione del contante in favore della moneta elettronica, l’atteggiamento del governo nella guerra in Ucraina, transizione verde.
La soppressione di notizie come quella del laptop di Hunter Biden e al bando di Donald Trump come di migliaia di account conservatori, era già noto.
Altre notizie e opinioni “attenzionate” come possibile “disinformazione” riguardano questioni di salute pubblica (le origini della pandemia di Covid-19 e l’efficacia dei vaccini), temi ideologici (“racial justice”), debacle politiche (il caotico ritiro delle forze Usa dall’Afghanistan), e politica estera (la guerra in Ucraina).
Big Tech, FBI e DHS collaborano regolarmente per censurare contenuti e utenti giudicati dannosi in generale per le politiche e le narrazioni governative, con la scusa della “lotta alla disinformazione”, che è in realtà lotta per il monopolio della disinformazione.
Tra le agenzie federali coinvolte, il Dipartimento della salute (HHS), il Dipartimento degli interni (DHS), l’Agenzia per la Cybersicurezza (CISA), i Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie (CDC), l’Istituto nazionale malattie infettive (NIAID) e l’Ufficio del Surgeon General, ma anche il Census Bureau, l’Agenzia dei farmaci (FDA), l’FBI e altre, fino ai livelli più alti del governo degli Stati Uniti, inclusi numerosi funzionari della Casa Bianca.
Twitter ha manipolato il dibattito pubblico sul Covid e i vaccini, censurando informazioni vere ma scomode per le politiche governative, screditando medici e altri esperti non allineati, bannando utenti ordinari, persino alcuni che condividevano dati ufficiali del CDC Usa.
Se l’amministrazione Trump era preoccupata delle teorie sul 5G e le corse agli acquisti dettate dal panico, l’amministrazione Biden si è focalizzata sugli account anti-vaccini o semplicemente scettici.
PICCHI DI DECESSI NEONATALI (Da “La Verità”)
Picchi di decessi neonatali si sono registrati in Israele nei trimestri successivi all’introduzione della vaccinazione in gravidanza, nel 2021, ma non è possibile definire con certezza se la causa sia dovuta al prodotto a mRna di Pfizer o ad altre ragioni. Il ministero della Salute israeliano, nonostante le richieste avanzate da ricercatori come David Shuldman, ignorando gli ordini del tribunale di Gerusalemme, continua a fornire dati incompleti sull’eccesso di mortalità registrato durante l’epidemia, nelle varie fasce d’età. Così, mentre si consuma la diatriba legale, Shuldman ha ottenuto i dati sui decessi neonatali che si verificano dalla nascita fino a 28 giorni dopo registrati dal più grande fondo di assicurazione sanitaria israeliano (Maccabi), che copre circa il 25% della popolazione. Come riporta The Daily Sceptic, le morti neonatali, dal primo trimestre 2019 al primo del 2022, mantengono valori molto bassi e oscillano tra quattro e otto per il 2019 e il 2020. Poi, nel secondo trimestre del 2021, balza improvvisamente di tre volte (a 17), scende nel terzo per poi avere un nuovo picco (a 18) nell’ultimo trimestre. Poiché il numero totale di nascite cambia poco di mese in mese, questi valori anomali sono circa il triplo del tasso medio di morti neonatali. A febbraio 2021, è però certo, il ministero della Salute israeliano ha iniziato a raccomandare ufficialmente i vaccini anti Covid-19 per le donne incinte al secondo e terzo trimestre di gravidanza. La tempistica del picco del secondo trimestre coinciderebbe con la prima dose nei due-quattro mesi precedenti. Ma c’è anche un secondo picco, quello del quarto trimestre 2021 che, guarda caso, coincide con la campagna per la seconda dose. Questi dati sono, incredibilmente, sovrapponibili a quelli registrati in un grande ospedale israeliano, dove si è visto proprio un grande salto nel tasso di natimortalità (nati morti sul totale dei nati moltiplicato per mille), aborti spontanei e aborti terapeutici. Qui però è chiaro che la differenza interessi solo le donne vaccinate, ma ci sono solo i dati del secondo trimestre 2021. Potrebbe essere una coincidenza, ma sarebbe la stessa che, come ha già riportato La Verità, è stata registrata anche dai medici dell’esercito Usa: +300% di aborti spontanei rispetto alla media del quinquennio precedente, in concomitanza alla vaccinazione.