L’ospite di questa puntata è Raffaella Regoli, Giornalista di inchiesta, regista e Inviata di Fuori dal Coro, autrice del libro “Sospesa”.
Dalla prefazione di Mario Giordano: “Sono qui a scrivere, alle tre di notte, perché le voglio bene. Perché è una persona vera. E perché è una grandissima giornalista. Una delle migliori inviate televisive d’Italia, se non la migliore. Lo penso, lo dico sempre, non ho dubbi a metterlo per iscritto”.
Pepita Saporita ha voluto fare una sorpresa a Raffaella Regoli e legge un breve passo di “Sospesa”. Un libro che in realtà è un diario, scritto mentre la giornalista era sospesa.
Poi si passa all’intervista nella quale tocchiamo diversi temi: le alle recenti dichiarazioni di Janine Small di Pfizer al parlamento europeo, ovvero che il vaccino non è stato testato per prevenire il contagio. La recente decisione della consulta sull’obbligo vaccinale. Raffaella era lì in piazza del Quirinale durante l’udienza, stava intervistando l’avv. Ida Nazzaro, ma sono state allontanate.
A un giornalista e a degli avvocati viene impedito di fare un’intervista o di sostare pacificamente in piazza del Quirinale. Ad Andrea un ragazzo di 44 anni sulla sedia a rotelle dopo la prima dose di Moderna, viene impedito di sostare in piazza del Quirinale con una maglietta dei danneggiati da vaccino.
Con la sua presa di posizione Raffaella Regoli si è tagliata fuori dal suo ambiente di lavoro, i suoi colleghi quasi tutti vaccinati al lavoro e lei a casa sospesa. Chi glielo ha fatto fare?
Aifa non ha gli PSUR i rapporti di sicurezza intermedi che avrebbe dovuto raccogliere, come peraltro scritto nella scheda tecnica dei vaccini, fino a dicembre 2023, in quanto farmaco autorizzato in via emergenziale e quindi sottoposto a monitoraggio addizionale.
Raffaella Regoli è stata in prima linea con i portuali di Trieste sul molo a prendersi idranti, lacrimogeni e botte, nell’intervista racconta la sua esperienza e che cosa le ha lasciato.
Il governo Meloni è una finta speranza?
Nel finale tocchiamo un argomento che ho molto a cuore e di cui Raffaella Regoli si è occupata a lungo con servizi di pura inchiesta giornalistica, i bambini sottratti, a volte con estrema violenza, ai genitori naturali per essere trasferiti in case famiglia.