Insieme alla dott.ssa Maria Grazia Spalluto, presidente Ass. “Danni Collaterali” e Ivana Mazzarella, danneggiata da vaccino e vice presidente Ass. “Danni Collaterali”, affrontiamo il problema dei danneggiati da vaccino, un fenomeno di dimensioni allarmanti ignorato e censurato, quando non bollato come fake news, come ha recentemente fatto Matteo Bassetti, in riferimento al documentario “Invisibili”.

Fake news, oppure persone che hanno bisogno di una buona dose di psicofarmaci, perché sono convinti che il vaccino gli abbia causato dei problemi di salute, ma questo non è possibile, almeno secondo la “scienza” del pensiero unico, la neo-religione mondiale fondata sul “dio vaccino”. Il vaccino è semplicemente miracoloso, anche se l’mRNA rimane nell’organismo molto più a lungo di quanto dichiarato, anche se la spike, quella più “cattiva” della prima ondata, resta nell’organismo anche diversi mesi dopo l’iniezione, la devozione al  “dio vaccino” è un atto di fede, e vaccinarsi è un atto d’amore, lo dice Papa Francesco, garanzia di qualità!

Peccato che la realtà sia molto più cruda, triste e costellata di dolore, menomazioni e perdite, di morti, per molti dei quali non verrà mai riconosciuta nessuna correlazione.

Per questo è nata l’associazione “Danni Collaterali” con circa 250.000 iscritti, per dare supporto legale e medico a questi “dimenticati” come la polvere messa sotto il tappeto, ma la polvere ormai è montagna e nessun tappeto può nasconderla.

Le difficoltà diventano un muro, quando in un’intera regione non si trova un medico legale disposto ad accettare l’incarico, quando in tutta Italia se ne trovano soltanto tre, autopsie fatte a volte con estremo ritardo e altre volte, non nei modi che potrebbero consentire di escludere, oppure di accertare, una correlazione, specialmente per quanto riguarda la conservazione dei tessuti.

Per quale motivo non si trovano medici legali disposti a seguire i casi dei danneggiati da vaccino? Per quale motivo si tenta di nascondere in tutti i modi questo allarmante fenomeno?

Risponde in parte a queste domande l’intervento di Ivana Mazzarella che racconta la sua esperienza e le sue vicissitudini da danneggiata.