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IL ROCK NON CHE NON SI PIEGA AL SISTEMA (con Andrea Ra)

Sono felice di aver ospitato in questa puntata Andrea Ra, Cantante, bassista, produttore e musicista, nonché uno dei migliori bassisti italiani di sempre, ma soprattutto un artista vero che non si è piegato al sistema. Andrea Ra non ha ceduto al ricatto e non si è sottoposto al “siero magico”, pagando a caro prezzo la sua scelta e la sua coerenza. Tra le altre cose Andrea Ra era il bassista di Fabrizio Moro, che però un giorno lo ha chiamato invitandolo a vaccinarsi. Andrea ha detto no e ha deciso di non suonare più con Moro, un gesto che vale da esempio e che sottolinea il valore morale di questo artista. Non solo, Andrea Ra ha anche composto la canzone “Mi vuole sigillare (Gates)”, nella quale denuncia il sistema che ci opprime e che ha voluto le perversioni pandemiche e che ascoltiamo in questa puntata.

Un artista vero, ma soprattutto un rocker vero, che non ha tradito lo spirito libero, ribelle e trasgressivo della musica rock, che dovrebbe essere anti sistema per eccellenza. Invece il gruppo rock più premiato d’Italia ovvero i Maneskin, incarnano esattamente l’opposto, promuovono il sistema in ogni suo aspetto, essendo totalmente appiattiti e servili verso il pensiero dominante del Wef di Davos e i principi del Nuovo Ordine Mondiale: il globalismo, la propaganda gender, le multinazionali, i cambiamenti climatici … Lo abbiamo visto prepotentemente durante la pandemia, hanno sfacciatamente sostenuto green pass, vaccinazioni, mascherine e restrizioni. Cosa c’è di Rock in tutto questo?

Andrea Ra è uno che ha iniziato da giovane, che si è sudato ogni giorno della sua carriera, facendo una lunghissima gavetta, oggi invece gli artisti nascono in TV, i cantanti dai vari talent come per esempio X-Factor o “Amici”, gli attori dal “grande fratello” o “dall’isola dei famosi”. Oggi vediamo attori che esordiscono senza alcuna preparazione. La stessa cosa sta accadendo con cantanti e musicisti.

Dai Maneskin a Fedez il problema non sono questi musicisti, che in fin dei conti tirano l’acqua al proprio mulino, sfruttando il sistema che li ha resi ricchi e famosi e ricambiandolo sostenendone anche gli aspetti più biechi. Il problema non è nemmeno che i giovani ascoltino le loro canzoni. Il problema è che molti, troppi giovani li prendono ad esempio, li ascoltano come fossero dei maestri. Il problema è la capacità di questi personaggi di influenzare i giovani.

Come mai il mondo dell’arte e della musica hanno al contrario sostenuto e propagandato tutta la narrativa pandemica, arrivando a pubblicizzare i vaccini, a sostenere il green pass e quindi implicitamente approvando anche l’ondata di odio e di discriminazione verso i dissidenti? Questo e tanto altro in un intervista decisamente Rock!

Andrea Ra: Definito come il” Les Claypool italiano” (Rocksound, 2002) e “Cane sciolto del rock” (Liberazione, 2008), ha ricevuto il premio del MEI come miglior bassista italiano alternative (2017), grazie all’instancabile e continua ricerca sul proprio strumento, l’originalità esecutiva e compositiva e una coerenza che non gli ha reso le cose più semplici. Tra le tante e varie collaborazioni, contiamo quelle con Giuliodorme, Diaframma, Piotta, Daniele Groff, Gazebo, Ratti della Sabina, Brusco, Damo Suzuki, Alberto Camerini, La Batteria, Kemama, Fabrizio Moro. Il suo cuore è però animato da pulsazioni distanti dal mainstream, come testimonia il suo nuovo album registrato nel proprio studio di Fiano Romano. Arrangiato insieme al figlio ventenne James Rio, prodigioso batterista e polistrumentista già noto negli ambienti rock e metal, il disco è pronto per la pubblicazione e verrà promosso proprio dall’inedita coppia padre-figlio. La proposta è volutamente unica e a suo modo folle, distante anni luce dall’aura patinata della musica di consumo. È impattante, provocatoria e coinvolgente, senza eguali nella scena attuale. questo è ben dimostrato da un estratto del live eseguito da Red Ronnie nel mese di aprile ’22, un omaggio al David Bowie di Let’s Dance affidato ai soli voce, basso e batteria FOTO Lo stile della nuova composizioni dell’artista sono rappresentate da due videoclip pubblicati nel 2021: Mi vuole sigillare (Gates) e Dipendenza. La musica si vena di genuino spirito punk, sfidando peraltro tutte le definizioni di genere.

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