500.000 corse saltate solo nel 2020, quasi 1.500 in meno, ogni giorno, rispetto a 5 anni fa. Sono questi i numeri che inchiodano Atac. Il servizio offerto dalla municipalizzata romana peggiora anno dopo anno, e a migliorare le cose non è servito nemmeno il parziale ricambio di vetture avvenuto nei 5 anni precedenti.
Dal 2016 al primo semestre di quest’anno le corse saltate sono state 8 milioni, il 40% circa causate da guasti ai mezzi di trasporto. Si passa da porte malfunzionanti, aria condizionata in tilt, sospensioni logorate, a problemi più importanti, come motori che bruciano. E i mezzi andati a fuoco sono diventati negli ultimi anni una spiacevole costante.
Una continua corsa alla riparazione che all’azienda comporta costi elevatissimi. Per il prossimo triennio l’Atac ha stanziato 9 milioni di euro complessivi per finanziare le officine mobili per le riparazioni sul posto; e i carroattrezzi in grado di trainare fino alle rimesse i bus in panne. I guasti si ripetono nonostante l’abbassamento dell’età media dei mezzi su strada, passata da 12,6 di due anni fa a 9,8 di oggi.
Le cose peggiorano se si prende in esame la situazione dei tram, ormai sempre meno numerosi. A maggio del 2020 quelli in giro per la città erano 96, oggi sono 60. E per garantire il pieno regime ne servirebbero 120. In questo caso la colpa è anche della malandata rete tranviaria, per la quale il Campidoglio ha avviato un piano di recupero e ampliamento. Ma servirà di più per migliorare le cose.